Biodiversità a rischio, la comunità scientifica si riunisce al Parco Natura Viva

BUSSOLENGO - La comunità scientifica che si occupa di biodiversità a rischio estinzione torna a riunirsi al Parco Natura Viva di Bussolengo. Si parlerà di reintroduzioni in natura di specie in pericolo, diffusione incontrollata di specie aliene, impatto delle attività dell’uomo sugli ecosistemi e traffico illegale di animali.

Venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 ottobre il 13° Convegno Nazionale della Ricerca nei Parchi al Parco Natura Viva di Bussolengo (il 13 ottobre a partire dalle 18, sabato e domenica 9:30 -18).

Tra gli ospiti nazionali e internazionali, con un focus sulle azioni per la conservazione, parteciperanno le Università di Torino, Firenze, Modena e Reggio Emilia, Bologna, Roma, Teramo, della Calabria, Parma, Napoli e la University of Wolverhampton.

Tra i parchi zoologici, oltre al Parco Natura Viva che è l’organizzatore con l’esposizione dei propri progetti più importanti, il Giardino Zoologico di Pistoia, Parco Faunistico Le Cornelle, Zoo delle Maitine, Safari Ravenna, Zoomarine e Fondazione Bioparco di Roma,  Poi enti, associazioni e fondazioni italiane, ma anche francesi, rumene, sudafricane.

Il parterre dei relatori ospiterà, tra gli altri, gli interventi del CEO e presidente di Fondazione ARCA Cesare Avesani Zaborra, che presenterà i progetti di conservazione di anni di impegno di Parco Natura Viva e della sua Fondazione.

A seguire:

  • Gloria Svampa, zoologa, presidente dell’Unione Italiana Zoo e Acquari;
  • Marco Galaverni, ricercatore in Biodiversità ed Evoluzione, direttore Programma & Oasi WWF Italia;
  • Giampiero Sammuri, zoologo, vicepresidente IUCN Italia (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura);
  • Adrian Aldea, ecologo, presidente della Foundation Conservation Carpathia, titolare del progetto LIFE CARPATHIA co-finanziato dall’Ue, che ha tra le azioni la reintroduzione in natura del bisonte europeo;
  • Mauro Delogu, medico veterinario, professore di malattie infettive presso il dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna;
  • Marco Salvatori, dottorando all’Università degli Studi di Firenze che con Francesco Rovero, ricercatore, segue sul campo il censimento del leopardo delle nevi in Mongolia;
  • Cristina Giacoma, professore ordinario, direttrice del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino, coordinatrice degli studi presso l’unica stazione di ricerca italiana in Madagascar. Focus sui lemuri;
  • Franco Andreone, zoologo presso il Museo di Storia Naturale di Torino e chair dell’IUCN Amphibian Specialist Group.

 

 

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