Alla scoperta della Tridentum romana con la realtà virtuale

TRENTO - Basta indossare un visore per immergersi nelle atmosfere dell’antica Trento romana e vedere com’era la città oltre 2000 anni fa.

“Interessante, originale, esaustivo, spettacolare, coinvolgente, travolgente, emozionante e bellissimo”. Ecco le impressioni de visitatori che a Cappella Vantini hanno indossato il visore e si sono immersi nelle atmosfere dell’antica Trento romana per ammirare com’era strutturata la città oltre 2000 anni fa.

Il progetto, realizzato dal Comune di Trento con la collaborazione dell’Umst Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia, è fruibile fino al 31 gennaio 2024 e visitabile dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.

 

Il percorso virtuale

Il percorso, ricostruito nel suo splendore con dei rendering accurati e fedeli alla realtà storica, è un’occasione per conoscere in modo diverso i reperti conservati fino ad oggi e le parti ancora visitabili di questi incantevoli luoghi.

Dopo l’ingresso attraverso la monumentale Porta Veronensis, ci si perde tra gli antichi cardi e decumani arrivando all’area dell’attuale Palazzo Lodron, vera e propria enoteca ante litteram, per conoscere la modalità con cui gli antichi Romani producevano il vino.

Si esplora poi uno dei quartieri più grandi di Tridentum, corrispondente all’area dell’odierno Spazio archeologico sotterraneo del Sas, per poi scoprire tutti i segreti della Villa Romana di Orfeo. Si ammira quindi l’Anfiteatro, di cui oggi non sono rimaste che poche tracce ormai nascoste all’interno delle case private costruite nei secoli dopo la sua distruzione.

Il passato si svela grazie alle moderne tecnologie

L’idea di esplorare l’antica Tridentum con le potenzialità offerte dalla realtà virtuale è nata in seguito al successo delle visite guidate organizzate lo scorso giugno nell’ambito dell’iniziativa Palazzi Aperti, in occasione delle quali il pubblico è stato accompagnato alla scoperta della Villa romana di Orfeo e di altri siti di epoca romana non accessibili al pubblico. Non meno apprezzato è stato l’esperimento di realtà immersiva con protagoniste le torri della città, proposto sempre a cappella Vantini lo scorso anno e visitato da oltre 4 mila persone tra cittadini e turisti.

L’iniziativa, che si inserisce all’interno del percorso di valorizzazione del patrimonio culturale del Comune di Trento per unire alla meraviglia artistico-architettonica dei secoli passati le più moderne tecnologie e permettere la fruizione di luoghi di interesse culturale non più esistenti, è stata realizzata dall’ufficio Cultura, turismo ed eventi del Comune di Trento in stretta collaborazione con l’ufficio Beni archeologici dell’Umst Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia.

L’esperienza, adatta a partire dagli 8 anni e sconsigliata a persone con deficit sensoriali, ha una durata di circa dieci minuti ed è fruibile gratuitamente fino al 31 gennaio 2024, salvo ulteriori proroghe, dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.

La cappella è accessibile anche a persone con disabilità motorie, che possono entrare dal cortile interno di palazzo Thun.

 

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