Si rimuovono le vecchie reti da anguille, trappole mortali e inquinanti

BASSO GARDA - Il Wwf Bergamo Brescia fa sapere che sono iniziati finalmente i lavori di rimozione delle "roste", le vecchie e abbandonate reti di plastica oramai rifiuto nelle acque antistanti a Sirmione.

«Una volta servite per la cattura delle anguille e poi inutilizzate per il fermo pesca che si è protratto per ben 13 anni – annuncia il Wwf Bergamo Brescia – , verranno eliminate totalmente dalle acque del Lago di Garda. Il lago e il suo prezioso ecosistema ringrazia».

Le vecchie reti da anguilla ancora presenti sul Garda sono inutili (la pesca alle anguille è vietata), disperdono microplastiche nel lago e diventano trappole mortali per la fauna ittica.

Da quando si è smesso di pescare anguille, le vecchie reti sono state abbandonate dove si trovavano, incuranti del fatto che rappresentano una trappola mortale per altre specie di animali e che, col tempo, potessero generare inquinamento, consumandosi e rilasciando nell’ambiente lacustre particelle di plastica.

Quelle reti non sono altro che un rifiuto abbandonato che inquina, distrugge e uccide.

Da tempo il Wwf si batte per la lro rimozione e ora, con un post sui social, l’associazione ambientalista annuncia che “sono iniziati finalmente i lavori di rimozione delle “roste”, le vecchie e abbandonate reti di plastica oramai rifiuto nelle acque antistanti a Sirmione».

 

Continuano anche i recuperi delle reti fantasma che giacciono nelle profondità del lago di Garda. Domenica 4 febbraio oltre 50 mt di rete erano stati recuperati dai sub di WWF a Sirmionem di fronte alle famose grotte di Catullo. Ad una profondità di 15 metri la rete era quasi totalmente adagiata sul fondale e aveva intrappolato fortunatamente pochissimo pesce.

«Ogni anno – fa sapere il Wwf – a livello globale si stima che tra 500mila e 1 milione di tonnellate di attrezzi da pesca finiscano in mare e nei laghi. Si tratta di una tipologia di rifiuto con un impatto fortemente deleterio sugli ecosistemi perché determina il soffocamento e l’intrappolamento della fauna e della flora provocando danni permanenti».

 

 

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