Salò, endoterapie per le palme attaccate dalla farfalla killer

SALO' - Endoterapie contro l’insetto killer delle palme. È l’ultima spiaggia, l’estremo tentativo per salvare le palme salodiane, piante esotiche che da tempo sono un elemento caratteristico del paesaggio gardesano.

Anche nella cittadina attorno al golfo le palme sono sotto attacco della “farfalla killer”, la castnide delle palme appunto (nome scientifico Paysandisia Archon), lepidottero di origine sudamericana avvistato in Europa nel 2001 e oggi presente anche in gran parte d’Italia e nell’Alto Garda.

La sua presenza è devastante per le palme: depone le uova alla base del gambo fogliare e sul germoglio apicale della pianta, scavando in profondità all’interno del tronco e causandone il deperimento e la morte. Arriva da Nord (sul Garda trentino sta letteralmente facendo disastri: si contano almeno 2mila palme da abbattere ad Arco e 1.500 a Riva) e sta colpendo duro anche a Salò e dintorni. E nonostante i numerosi tentativi di debellarlo, sta vincendo la battaglia.

Paysandisia archon
Paysandisia archon, lepidottero che attacca le palme, denominato “farfalla assassina”.

 

Tempo fa a Salò avevano messo in campo i nematodi, piccoli vermi del tutto innocui per le palme ma antagonisti naturali della farfalla killer. Un tentativo di lotta integrata che non ha sortito gli effetti sperati.

Ora, spiegano in municipio a Salò, come previsto dalle linee guida di Regione Lombardia si sta intervenendo con le endoterapie, ovvero mediante delle cannule in plastica installate sul tronco della palma affinché il formulato raggiunga l’interno del tronco, dove si annida il parassita, devitalizzandolo.

Ma per averla vinta sul castnide delle palme servirebbe un ben più poderoso attacco chimico, che in zone urbane, come il centro storico di Salò, non è ovviamente pensabile. Allora si cerca di salvare il salvabile. Parliamo di un patrimonio di circa 200 palme, se si escludono quella già morte, progressivamente sostituite con le più tipiche arance amare o con alberi di oleandro. La Paysandisia Archon sta facendo disastri in tutto l’alto lago (ne abbiamo scritto qui).

Sul Garda trentino hanno addirittura programmato l’abbattimento di migliaia di alberi, un intervento drastico ma obbligato, che cambierà per sempre il paesaggio locale, sperando che nel giro di qualche anno la situazione torni alla normalità e nell’Alto Garda possano di nuovo prosperare palme sane e non malate.

Le larve di Paysandisia archon “mangiano” l’interno della pianta infestata.

 

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