Sirmione, Volpi e Prati: “C’è ancora una maggioranza?”

SIRMIONE - I consiglieri del Gruppo Uniti per Sirmione, Andrea Volpi ed Emanuela Prati: «E' ancora rappresentata una maggioranza in Consiglio Comunale?».

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato dei consiglieri del Gruppo Uniti per Sirmione Andrea Volpi ed Emanuela Prati.

«La Giunta Lavelli partì già nel 2019 con le prime defezioni, Maria Sole Broglia si dimise dal Consiglio Comunale subito dopo le elezioni, poi fu il turno dei Maurizio Ferrari che lasciò l’assessorato ai lavori pubblici per impegni di lavoro e famigliari, a seguire il Consigliere Stefania Erindetti che lasciò le deleghe alle partecipate per passare in opposizione in contrasto sulle scelte della Giunta. Uno stillicidio che porta agli ultimi scontri con il ritiro delle deleghe all’Assessore Carrozza e al neo-candidato Roberto Campagnola.

Pare evidente che l’ultima spaccatura nella maggioranza non sia nata per spigolose scelte amministrative per il bene di Sirmione, ma da una condivisa aspirazione alla carica di Sindaco che la vox populi riportava a ben 5 papabili concorrenti. Così, dopo un lustro, si scinde il gruppo dell’ex-maggioranza “Vivere Sirmione” lasciando nelle due metà campo i “soci fondatori”: da una parte Ferrari che si è riunito recentemente a Lavelli e nell’altra metà campo il già Sindaco Alessandro Mattinzoli che torna da Milano dopo il rimpasto della Giunta Fontana. Fu proprio Mattinzoli ad incoronare Luisa Lavelli nel 2018 come sua erede allo scranno di Primo Cittadino di Sirmione e oggi cambia “campione” puntando su Roberto Campagnola. Insomma: che gran confusione!

Oggi su 12 consiglieri più il Sindaco abbiamo quindi questa situazione: 5 consiglieri in opposizione, 2 neo-silurati che non hanno ancora comunicato cosa intendono fare se rimanere in Vivere Sirmione fino a giugno o fare un nuovo gruppo consigliare magari con Pagiaro e Carrirolo – e 6 rimasti nel gruppo “Vivere Sirmione”. Quindi sorge spontanea la domanda: è ancora rappresentata una maggioranza in Consiglio Comunale?  

Di fronte a questo sconcertante quadro rimane un’altra grande domanda che interessa tutti noi Sirmionesi: il gruppo di ex-maggioranza, oggi spaccato in due pezzi, può permettersi di portare in adozione il piano di governo del territorio? Lo strumento urbanistico che disegna il futuro di Sirmione? Pare evidente che la risposta sia NO. Lancio quindi un appello alla Sindaca Lavelli affinché fermi l’iter del PGT lasciando alla prossima Giunta il compito di portarlo a termine.

Ad oggi, infatti, è atteso un Consiglio Comunale a fine aprile che sarà il primo del 2024, in una situazione di immobilismo mai vista a Sirmione e, in quell’occasione, dovrebbe approdare l’adozione della Variante al Piano di Governo del Territorio. Nella speranza che prevalga il buonsenso e si tolga dalla diatriba interna e dalla competizione elettorale la variante al PGT, non abbiamo fatto mancare l’impegno nello studiare le carte presentando ben 48 osservazioni alla Variante di Piano e sottolineando pesanti deficit sia nella parte della rete ecologica comunale, sia nelle previsioni dei nuovi ambiti di trasformazione.

Attendiamo, quindi – concludono Volpi e Prati -, una risposta dal Sindaco uscente Luisa Lavelli.

 

 

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