Il leggendario chitarrista Pat Metheny al Gran Tetro Morato

BRESCIA - Il leggendario chitarrista, plurivincitore di Grammy ed icona della musica jazz e blues Pat Metheny sarà in concerto al Gran Teatro Morato di Brescia Venerdì 1° novembre 2024 (ore 21:15).

Il tour seguirà alla pubblicazione del suo nuovo album “MoonDial” previsto durante l’estate 2024 e già anticipato dal singolo title track del disco.

Biglietti in prevendita su Ticketmaster, Ticketone e prevendite abituali Zed. Prezzi a partire da 29€. Info qui.

 

Il nuovo album

Come nei suoi precedenti dischi “One Quiet Night” (2003) e “What’s It All About” (2011), il nuovo album “MoonDial” è esclusivamente un disco solista di chitarra senza sovraincisioni, registrato su chitarra baritona. Ciò che distingue “MoonDial” da quei progetti – e da tutto ciò che Metheny ha mai fatto – è che l’album è stato concepito, registrato e sarà pubblicato nel bel mezzo di un altro tour.

Questa situazione senza precedenti è emersa in parte a causa del suo entusiasmo per una nuova chitarra: uno strumento a corde di nylon fatto su misura da Linda Manzer, stretta collaboratrice di Metheny e una delle principali liutaie del mondo. Metheny ha sviluppato un sistema di accordatura speciale per fare in modo che le corde di nylon siano in grado di raggiungere il limite “senza rompersi o suonare come un banjo”, come dice lo stesso Metheny – e la sua scoperta, lo scorso autunno, di un nuovo tipo di corda prodotta in Argentina che era all’altezza del compito, ha aperto il mondo di possibilità sperimentate su “MoonDial”.

La scelta dei brani inseriti nel nuovo album è una combinazione di brani originali ispirati al nuovo strumento e standard per i quali è perfetta la corrispondenza.

“You’re Everything” di Chick Corea si mischia con “Here, There and Everywhere” di Lennon e McCartney e gli standard di Matt Dennis “Angel Eyes” e “Everything Happens to Me” (uniti a “Somewhere” di Bernstein). Vengono anche eseguite “My Love and I” di David Raskin, scritta per il western di Burt Lancaster “Apache”, e la tradizionale “Londonderry Air”. Molti degli inediti di Metheny sono stati scritti durante il tour “Dream Box” dello scorso autunno, mentre esplorava le possibilità del nuovo setup, ma ha anche ripreso il proprio brano “This Belongs to You”, registrato con la sua Unity Band nel 2012. Tutto il materiale condivide un’atmosfera che Metheny chiama “intensa contemplazione”, con lo strumento stesso che occupa il centro della scena.

Metheny, icona jazz

Metheny ha già prodotto un catalogo di oltre 50 registrazioni che hanno ottenuto 39 nomination ai Grammy e 20 vittorie in dodici categorie diverse. Pat Metheny è nato a Lee’s Summit, MO, il 12 agosto 1954, in una famiglia di musicisti. Iniziando con la tromba all’età di 8 anni, Metheny passò alla chitarra all’età di 12 anni. All’età di 15 anni, lavorava regolarmente con i migliori musicisti jazz di Kansas City, ricevendo preziose esperienze sul palco in età insolitamente giovane.

Metheny fece il suo debutto sulla scena jazz internazionale nel 1974. Nel corso dei suoi tre anni con il grande vibrafonista Gary Burton, il giovane nativo del Missouri già mostrava il suo stile di suonare, destinato a diventare il suo marchio registrato, che mescolava l’articolazione libera e flessibile riservata solitamente ai musicisti di fiato con una sensibilità ritmica e armonica avanzata: un modo di suonare e improvvisare moderno nella concezione ma profondamente radicato nella tradizione jazz di melodia, swing e blues. Con l’uscita del suo primo album, Bright Size Life (1975), reinventò il suono tradizionale della “chitarra jazz” per una nuova generazione di musicisti. Per tutta la sua carriera, Pat Metheny ha continuato a ridefinire il genere utilizzando nuove tecnologie e lavorando costantemente per evolvere il potenziale improvvisativo e sonoro del suo strumento.

 

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