Commozione nel ricordo della battaglia del “checkpoint pasta” del 2 luglio 1993

SALO’ - Un incontro all’Istituto Battisti per ricordare gli eventi accaduti oltre trent’anni fa in Somalia e per incontrare due dei protagonisti che hanno combattuto nel corso dell’azione militare accaduta alla periferia di Mogadiscio.

Era il 2 luglio 1993 quando, presso il cosiddetto checkpoint Pasta, le truppe italiane – impegnate in Somalia come forze di pace nell’ambito della missione UNOSOM II delle Nazioni Unite – si sono trovate a dover combattere la prima grande battaglia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Impegnate in un’operazione di rastrellamento alla ricerca di armi che i ribelli impiegavano negli scontri con le truppe regolari del governo somalo, i reparti dell’Esercito sono stati coinvolti in una dura battaglia di attrito che, alla fine, costerà la vita di tre militari italiani: il Sottotenente Andrea Millevoi (21 anni), il Sergente maggiore Stefano Paolocchi (30 anni) e il Caporale Pasquale Baccaro (20 anni).

Oltre venti sono stati i feriti; tra di essi, l’allora Sottotenente Gianfranco Paglia, successivamente insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare per gli atti di eroismo compiuti in quella giornata.

La Commissione Politiche Giovanili del Comune di Salò, nella persona del suo Presidente Andrea Olivari, e con il sostegno dell’Amministrazione comunale, ha organizzato presso l’auditorium Paolo Ceccato dell’Istituto Battisti due incontri dedicati al racconto di questi tragici eventi.

Presenti il Generale di Divisione Paolo Riccò – all’epoca comandante della XV compagnia “Diavoli Neri” del
Reggimento paracadutisti “Folgore”, una delle unità pesantemente coinvolte nell’azione bellica, e il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia – all’epoca Sottotenente comandante di plotone nella XV compagnia.

“Siamo lieti di ospitare due persone che, con il loro agire, sono diventati un esempio da seguire e un modello di virtù che – riteniamo – possano essere d’ispirazione per i giovani” ha sottolineato Olivari in apertura della conferenza.

I due incontri, uno – la sera del 15 aprile scorso – aperto alla partecipazione della cittadinanza e uno – tenutosi la mattina seguente – dedicato agli studenti dell’Istituto Battisti e del Liceo Fermi, sono stati un’occasione per rievocare gli eventi di quel giorno e per commemorare coloro che persero la vita o che rimasero feriti nel corso di questi tragici fatti.

L’incontro con gli studenti

Particolarmente interessante è stato il confronto con i giovani studenti degli istituti salodiani: l’incontro si è presto trasformato in un dialogo diretto tra gli ospiti e i ragazzi, nel corso del quale sono stati toccati temi riguardanti l’attualità, la situazione geopolitica odierna, il ruolo delle Forze Armate italiane non come organizzazione di oppressione ma come strumento a disposizione dello Stato democratico per la protezione e la difesa dei propri valori e delle proprie libertà.

Presente, a nome dell’Amministrazione comunale di Salò, il Vicesindaco Arch. Federico Bana, che così si è espresso nel corso dell’intervento introduttivo: “Un ringraziamento di cuore alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate perché la loro missione è quella di proteggere tutti noi, anche se spesso noi cittadini non sappiamo riconoscere il valore di tutto ciò. Cosa dire se non grazie per il vostro servizio a tutela della nostra incolumità.”

 

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