Corimè in finale all’International Songwriting Competition

Il duo siculo-gardesano ancora in finale al prestigioso concorso americano. Partecipano anche al contest online Peolpe's Voice. Ecco come votarli.

I Corimè, siciliani d’origine e gardesani d’adozione, sono tra i 15 finalisti del contest americano International Songwriting Competition, conosciuto come uno dei concorsi per cantautori più influenti a livello globale (quest’anno 14mila iscritti da centinaia di Paesi).

Unica presenza italiana tra i finalisti, il duo formato dai fratelli polistrumentisti Maurizio e Roberto Giannone partecipa con il nuovo brano in dialetto siciliano «I curpi chi un’hannu» (Le colpe che non hanno). È un testo impegnato, come consuetudine nella produzione del duo, che tratta il tema della violenza sui minori.

Il pezzo propone quel suono caldo e mediterraneo che è la cifra stilistica dei Corimè, autori di una musica popolare del mondo caratterizzata da rimandi etnici, sonorità folk-pop e contaminazioni. «È un testo nato seguendo la melodia – spiega Maurizio -, con la voce che va all’unisono con la chitarra. La prima frase del brano, “Lasci la meraviglia per trovare la cattiveria degli adulti a cambiare il cuore e lo sguardo”, è arrivata di getto, seguendo appunto la musica, e subito abbiamo capito quale fosse il tema di sviluppare».

In quest’ultima fase del contest la canzone sarà giudicata da una giuria di qualità, composta da professionisti dell’industria musicale e artisti di fama. I Corimè sono alla terza partecipazione all’ISC.

Nel 2015 vinsero con il brano «A leggenda du Piscaturi», con tanto di complimenti dei giurati Pat Metheny e Tom Waits. Nel 2019 furono ancora tra i finalisti e si meritarono la menzione per la canzone «Semu ci semu», pezzo che parla di immigrazione, quella dei giorni nostri, così come quella dei nostri padri e nonni.

 

Peolpe’s Voice: vota online il brano dei Corimè

Con l’accesso alla fase finale dell’ISC, i fratelli Giannone partecipano di diritto anche al contest Peolpe’s Voice, che si svolge online attraverso i voti del web.

Fino al 22 aprile sarà possibile ascoltare il loro brano e votarlo (una volta al giorno) sul sito del concorso (clicca qui, oppure segui le indicazioni sui social del duo). «I curpi chi un’hannu» farà parte del prossimo disco dei Corimè – il terzo dopo Zagara (2006) e La scelta (2015) – che uscirà in autunno.

 

In autunno il nuovo disco

«Il disco – spiega Maurizio Giannone – si intitola “Disarmo” e il filo conduttore di tutti i brani, sotto varie forme, è il disarmo interiore. Ma è un lavoro che parla anche dell’utopia della deposizione delle armi».

Tema attualissimo: «Curiosamente – continua Maurizio – è un titolo scelto prima che scoppiassero i conflitti russo-ucraino e israelo-palestinese. È un album pronto da tempo, che aspettava di essere pubblicato. Ora è arrivato il momento. Presto renderemo pubblica la data e il luogo, nel Bresciano, della presentazione live».

Resta da segnalare che a breve, sulle pagine social dei Corimè (Facebook e Instagram), verrà lanciata una campagna di crowdfunding per chi volesse sostenere questo progetto, «che per mantenere la sua autenticità – conclude Maurizio – nasce come autoproduzione».

Corimè, i fratelli Roberto e Maurizio Giannone.

Corimè, la biografia

I fratelli Roberto e Maurizio Giannone, siciliani di origine, intraprendono molto giovani un viaggio attraverso l’Europa. Collaborano con molti artisti di diversa provenienza, sia musicale che culturale. Tornati in Italia si stabiliscono sul lago di Garda.

Nel 2006 prende forma il progetto Corimè che si concretizza nel 2010 con la realizzazione dell’album Zagara, un nuovo “viaggio” particolarmente ispirato e forte dell’esperienza umana e professionale raccolta negli anni. Questo lavoro offre ai Corimè la possibilità di calcare palchi importanti. Tra gli altri, il palco del Palabrescia per Emergency, dove duettano con Giorgio Cordini, collaboratore di Fabrizio De Andrè, quello del festival del Cinema di Bratislava, dove duettano con Lina Sastri premiata come miglior attrice nel film Baaria di Giuseppe Tornatore, quello della rassegna “Luoghi in comune” a Rezzato BS dove vengono inseriti in un cartellone insieme a nomi del calibro di Patty Smith e Nicola Piovani.

Tra il 2010 e il 2012 sono finalisti in tre festival nazionali, “Voci per la Libertà” organizzato da Amnesty International, “Musica da Bere” e “Musicultura” XXIII edizione. Nel 2011 nasce una collaborazione con Lorenzo Monguzzi, leader dei “mercanti di liquore”. Nell’agosto dello stesso anno portano il loro cd Zagara sul prestigioso palco del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera.

Dal 2011 partecipano come ospiti musicali a tutte le edizioni del “Premio Trabucchi d’Illasi alla passione civile” con Ascanio Celestini, Marco Paolini, Massimo Cirri, Carlo Petrini, Gianni Minà, Alex Zanotelli, Giusi Nicolini, Frankie hi-nrg mc, Fiorella Mannoia.

Nel 2012 l’incontro con l’alpinista/fotografo Fausto De Stefani li porta ad una collaborazione sempre più intensa fino al coinvolgimento dei Corimè nella realizzazione di alcune musiche di un documentario sulla Rarahil Memoria! School, progetto umanitario dello stesso De Stefani.

Dal 2013 fanno parte dello spettacolo “Song N.14” prodotto da JoleFilm, con Lorenzo Monguzzi e con l’attore/regista Marco Paolini. Nel 2013 al teatro Toniolo di Venezia e nel 2014 al Duse di Bologna vengono scelti come ospiti musicali da Coop Adriatica per le serate conclusive di “Ad Alta Voce”, presentato da Debora Mancini con la regia di Filippo Tognazzo e con Lella Costa, Michele Serra, Alessandro Bergonzoni.

Nel 2015 presentano il nuovo CD “La Scelta” con la coproduzione artistica di Giovanni Ferrario (P.J. Harvey, Rokia Traoré, John Parish) e con la partecipazione di musicisti di grande spessore e di diverse estrazioni, tra gli altri, Fausto Beccalossi (Al Di Meola), Daniela Savoldi (Le luci della centrale elettrica, Mannarino, Muse), Michela Manfroi (Scisma) e Fulvio Sigurtà (Gianni Coscia, Enzo Pietropaoli, keith Tippett).

Un incontro tra tradizione e ricerca, un modo di raccontarsi. La cura dei suoni e degli arrangiamenti, la vocalità e la prevalente attitudine live caratterizzano questo album dal forte impatto emotivo. Tutte le canzoni sono interamente scritte ed arrangiate dai Corimè tranne la traccia “Valore” il cui testo è una poesia dello scrittore Erri De Luca.

Nello stesso anno sono finalisti al “Premio Andrea Parodi” dove vengono premiati con più riconoscimenti: miglior arrangiamento, miglior interpretazione e miglior proposta a giudizio degli altri artisti in gara.

Nel 2016 vincono la XIII edizione del contest Americano INTERNATIONAL SONGWRITING COMPETITION nella categoria World, votati da una giuria formata dai grandi della musica, tra gli altri Pat Metheny, Tom Waits e Robben Ford. Nel 2023 vincono il premio speciale “miglior esibizione live” al premio Gianmaria Testa.

 

 

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