Alto Garda, palme infette: conferimento fino ad agosto

ALTO GARDA - Il servizio di smaltimento dei tronchi delle palme infette da Paysandisia Anchor continuerà dal 6 maggio al Centro di raccolta di Nago in località Mala.

Dopo la chiusura, il 30 aprile, del punto di raccolta di Ceole, allestito a partire dal 15 febbraio dalla Comunità di valle in stretta collaborazione con i Comuni dell’Alto Garda, le utenze domestiche potranno quindi smaltire i tronchi delle palme infestate dal castnide delle palme al Centro di raccolta di Nago in località Mala, nella quantità massima di circa due metri cubi al giorno, negli orari di apertura del centro (come detto, a partire da lunedì 6 maggio):

● lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 9 alle ore 12;
● mercoledì e sabato dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 14 alle ore 17.

Il fogliame delle palme si potrà invece conferire negli altri Centri di raccolta (che non accettano i tronchi).

Il servizio resterà attivo indicativamente fino al 31 agosto.

Informazioni: Ufficio tecnico della Comunità di valle Alto Garda e Ledro: 0464 571741

Sul castnide delle palme

Com’è ormai noto, il castnide delle palme, lepidottero di origine sudamericana giunto recentemente in Europa, ha infestato anche l’Alto Garda, causando danni molto rilevanti alle palme. Le larve di questa farfalla scavano gallerie all’interno del fusto e sulle foglie, causando un generale deperimento della pianta e portandola alla morte.

Per coordinare le attività di contrasto a questa emergenza, destinata a modificare il paesaggio altogardesano, è stato istituito un tavolo di lavoro dove siedono la Comunità di valle e i Comuni interessati, e al quale hanno portato le loro competenze sia la Provincia sia la Fondazione Edmund Mach.

Paysandisia archon
Paysandisia archon, lepidottero che attacca le palme, denominato “farfalla assassina”.

Indicazioni

Per arginare i danni causati dal castnide delle palme è possibile in primo luogo procedere con trattamenti fitosanitari sulle piante ancora in buono stato, affidandosi a esperti nel settore.

Per le piante che risultano compromesse e con evidente stato di sofferenza vegetativa, invece, l’unica soluzione è procedere al taglio e allo smaltimento del tronco, così da allontanare le larve e le future farfalle, che a loro volta diffonderebbero nuovamente altre larve.

Solo un’azione di taglio capillare e estesa a tutto il territorio, infatti, può consentire di ridurre la propagazione del lepidottero e garantire il salvataggio delle piante sane.

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