Elicossorso allertato per il cane. La risposta del Cnsas

SONICO (BS) – Domenica 9 l’elicottero del Soccorso Alpino era intervenuto in Val Camonica per l’allarme lanciato da 4 persone. In difficoltà c’era una cane. Ecco la nota del Cnsas.

“Quattro persone residenti nel Bresciano – si legge nella nota pubblicata dal Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo sulla propria pagina Facebook – che si trovavano nella zona del Passo Miller, in Alta Valle Camonica, a circa 2800 metri di quota, hanno inviato un messaggio in cui comunicavano di essere in difficoltà. Era però molto complicato stabilire una connessione e avere maggiori informazioni, perché in quell’area la copertura del segnale è assai debole e irregolare. È quindi scattato l’allarme e la Centrale operativa, come accade in questi casi, ha inviato sul posto l’elicottero, con a bordo l’équipe medica e il tecnico di elisoccorso del CNSAS. Giunti sul posto, i soccorritori hanno verificato che non erano delle persone ad avere dei problemi ma il cane che era con loro. Una ragazza del gruppo è stata comunque portata a valle con il cane.

È molto importante, quando si va in montagna con animali, tenere in considerazione anche le loro condizioni di salute, le reali possibilità che hanno di affrontare certi percorsi e lo stile di vita più o meno sedentario che conducono. Loro non possono decidere, ci seguono con fiducia e quindi è necessario che queste valutazioni siano tenute presenti da parte dei proprietari. Inoltre, quando ci si trova in difficoltà, bisogna ricordare sempre che l’elisoccorso è una risorsa cruciale per la comunità, impiegata per salvare la vita delle persone. Ogni minuto di volo ha costi assai elevati, con la presenza a bordo di una équipe altamente qualificata: ogni perdita di tempo può avere conseguenze drammatiche, se si distoglie il servizio dalle reali esigenze.

Per gli interventi non sanitari, inoltre, la Regione Lombardia ha previsto un piano tariffario, in applicazione della legge regionale 17 marzo 2015 n. 5 «Disposizioni in materia di interventi di soccorso alpino e speleologico in zone impervie, recupero e salvataggio di persone infortunate o in situazioni di emergenza».

Il CNSAS, contrariamente a quanto talvolta viene erroneamente ritenuto, non è l’organismo che decide o stabilisce i pagamenti per gli interventi di tipo non sanitario in montagna, perché si occupa principalmente del soccorso in ambiente ostile o impervio e della prevenzione del rischio”.

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