Storia di un antico relitto e dei suoi straordinari tesori

SAN FELICE - Sabato la presentazione di un importante rinvenimento archeologico effettuato dal Nucleo Sommozzatori del Gruppo Volontari del Garda.

Il Comune di San Felice del Benaco ospiterà sabato 10 marzo alle ore 20.30 presso la sala espositiva dell’Ex Palazzo Monte di Pietà la presentazione di un importante scoperta del Nucleo Sommozzatori dei Volontari del Garda, avvenuto nei fondali al largo dell’Isola del Garda.

Si tratta dei resti di un relitto antico su cui sono state recuperate alcune pregiate ceramiche ed una moneta oggetto di studio da parte della Soprintendenza Archeologia di Brescia con il Funzionario Archeologo Dott. Andrea Breda e gli studiosi di Atena CuMaNa Francesco Tiboni e Laura Sanna.

Il relitto, in buona parte sommerso dal fango del fondale, è anche stato oggetto di un rilievo con tecniche innovative messe in campo dall’Istituto di Studi sui Sistemi Intelligenti per l’Automazione del CNR, che ha eseguito la mappatura dei resti con una risoluzione fotografica dettagliatissima che verrà presentata per la prima volta durante la serata dal Dott. Odetti, progettista del ROV (il robot subacqueo) che ha effettuato i rilievi.

Una delle ceramiche ritrovate sul relitto.

La serata sarà anche l’occasione per una rassegna filmata dei relitti storici antichi meglio conservati presenti sul fonda del Garda scoperti in questi ultimi anni dalle sofisticate attrezzature e tecniche di ricerca del Gruppo Volontari del Garda, sviluppate per l’impiego in ricerche di persone disperse ma efficaci anche in ambito archeologico.

Un’altra splendida ceramica recuperata dai fondali dell’Isola del Garda.

Ecco, dalla pagina Facebook del Nulceo nautico e subacqueo dei Volontari del Garda “La storia sommersa” alcune ricostruzioni grafiche di alcuni relitti navali (tra i più antichi) scoperti in questi anni sul fondo del Garda.

Solo per veri appassionati del genere presentiamo una serie di ricostruzioni grafiche di alcuni relitti navali (tra i più antichi) scoperti in questi anni sul fondo del garda.

Posted by Nucleo Sommozzatori GVG on Mittwoch, 31. Januar 2018

 

Quanti relitti riposano negli abissi del nostro lago? Il più famoso è forse la galea veneziana affondata nel 1509 davanti a Lazise, protetta dai Beni archeologici di Venezia. Al largo di Limone c’è la cannoniera Sesia, affondata nel 1860 dopo l’esplosione di una caldaia, e ritrovata 152 anni dopo il suo inabissamento proprio dai Volontari del Garda nel marzo 2012. Tra Maderno e Punta San Vigilio si trova uno Spitfire, caccia inglese colpito nel ’45 dalla contraerea nella valle dell’Adige, affondato mentre tentava di raggiungere il promontorio di Maderno per un atterraggio di fortuna. Tra la Rocca di Manerba e Desenzano si trovano diversi idrovolanti che parteciparono al mitico Trofeo Agello.

Le profondità nascondono poi carri armati e mezzi militari che nel 1945 i tedeschi in ritirata verso il Brennero deciso di affondare per non lasciarli in mani nemiche. Il lago ci sono poi un’infinità di ordigni bellici, barche di grandi e piccole dimensioni. Segreti e testimonianze di una storia che ogni tanto torna a galla.

Grazie anche al lavoro di ricerca del Nucleo sommozzatori dei Volontari del Garda, guidati da Luca Turrini e Mauro Fusato, numerosi di questi relitti, memorie di straordinaria importanza per ricostruire la storia della comunità benacense, sono stati individuati e in alcuni casi recuperati (leggi qui per saperne di più).

Un’immagine del relitto di cui si parlerà sabato a San Felice.
Ancora una ceramica recuperata dai Volontari del Garda.

 

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