Olivicoltura: in Alto Garda annata disastrosa

ALTO GARDA - L'analisi della stagione olivicola a cura dell'Ufficio Agricoltura della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano. I responsi degli olivicoltori non sono per nulla buoni: nel 23% delle stazioni di monitoraggio non verrà raccolto nulla, nel 70% dei casi si presume di raccogliere solo una piccola parte delle olive.

Per dare un senso al lavoro di monitoraggio che è stato svolto nelle varie stazioni posizionate sul territorio dell’Alto Garda, l’ufficio agricoltura della Comunità Montana ha sottoposto, a tutti gli olivicoltori che hanno partecipato al monitoraggio stesso, un questionario con alcune semplici domande per fare il punto della situazione.

«Al questionario – fanno sapere dalla Comunità Montana – hanno risposto diversi olivicoltori, che compiono il monitoraggio in 44 diverse località dell’Alto Garda e che coltivano, complessivamente, oltre 14.000 piante di olivo.

Dando per buono che il campione esaminato rappresenti un po’ tutto il territorio e tenendo conto che le risposte derivano da analisi soggettive di ogni olivicoltore, questo è quello che emerge dalle risposte:

riguardo alla fioritura nelle varie stazioni di monitoraggio, nel  5 % dei casi questa è stata giudicata ottima, nel 45 % buona, nel 43 % discreta e solo nel 7 % scarsa. Quindi pare che anche a fronte di un annata precedente di elevatissima produzione, fattore che solitamente induce a ritenere l’anno successivo come di “scarica”, la fioritura sia stata comunque abbastanza buona. Come vedremo i problemi sono venuti dopo.

Parlando di allegagione (fase iniziale dello sviluppo dei frutti successiva alla fioritura) nel 34% dei casi è stata ritenuta buona, nel 41 % discreta, nel 20 % scarsa e nel 5 % quasi nulla. Come si vede la percentuale di “buona” è di poco inferiore a quella della fioritura, tuttavia l’allegagione è stata ritenuta fra buona e discreta in oltre il 70% delle stazioni.

 

Poi è arrivata la cascola, che ha colpito duramente. I dati raccolti evidenziano che la cascola ha colpito, nel 16 % dei casi quasi tutte le olive, nel 47 % gran parte delle olive, nel 23 % circa metà delle olive e nel 5 % un po’ di olive. Solo il 9 % riferisce di avere avuto poca cascola.  I dati indicano chiaramente che la cascola ha colpito molto più della metà delle olive.

Nell’avanzare della stagione, prima insieme alla cascola e poi successivamente a questa, è comparsa naturalmente la mosca olearia. Nel 28 % dei casi gli olivicoltori ritengono che siano state colpite quasi tutte le olive, il 40 % ritiene che sia stata colpita gran parte delle olive, il 23 % giudica colpite circa la metà delle olive mentre il 2 % lamenta solo un po’ di olive colpite e solo il 7 %   ha visto colpite solo una piccola parte delle olive rimaste. Quindi un’infestazione di elevata intensità, complice anche il basso numero di olive da colpire evidentemente.

Sul fronte dei trattamenti nel 63 % delle stazioni di monitoraggio sono stati fatti in qualche modo trattamenti, con spintor fly per i biologici e dimetoato (ricordiamo che dall’anno prossimo non si potrà più utilizzare) mentre nel restante 27 % non sono stati fatti trattamenti. In parecchi casi, negli oliveti bio, sono stati fatti trattamenti nella fase iniziale dell’infestazione, poi interrotti per troppo elevata infestazione e/o mancanza di olive.

Infine siamo al raccolto, presunto ancora a questo momento della stagione. Quindi ogni olivicoltore ha ragionato sulla possibilità, appunto presunta a questo momento, di poter raccogliere. Naturalmente, dopo tutte le vicissitudini trascorse, il dato non poteva che essere abbastanza sconfortante. Nel 23 % delle stazioni di monitoraggio non verrà raccolto nulla  (dati che coincidono abbastanza con chi ha avuto molta cascola ed elevata infestazione di mosca) mentre nel 70 % dei casi si presume di raccogliere solo una piccola parte delle olive che si erano comunque inizialmente formate. Analogamente viene da tutti ritenuto che il raccolto eventuale sarà comunque nettamente inferiore ai raccolti medi di ogni oliveto). Solo nel 7 % delle stazioni si pensa ad un raccolto abbastanza normale (dato che coincide abbastanza con chi aveva avuto poca cascola –  9%).

Questi dati fanno una sintesi, molto schematica, parziale ed empirica, dell’andamento stagionale, come detto rilevata a partire da analisi soggettive, sicuramente però indicativa della tendenza generale di quest’anno.

Piace sottolineare comunque l’attaccamento di molti al proprio lavoro e la passione con cui stanno difendendo ancora un seppur minimo raccolto.

Riguardo all’opportunità di continuare con il monitoraggio si evidenzia che parecchi olivicoltori hanno comunque smesso di effettuarlo già da alcune settimane ed altri che, pur effettuandolo, segnalano una presenza di mosche scarsa o quasi nulla per il fatto che non ci sono olive sulle piante. Per queste ragioni e per quanto risultato dalle risposte fornite al questionario si ritiene che il monitoraggio 2019 possa essere concluso.

Naturalmente ognuno potrà sempre segnalare in qualsiasi momento ogni problematica che riguardi il proprio oliveto.

A tutti quelli che hanno collaborato, al monitoraggio e con il questionario, un particolare ringraziamento

Si riportano ancora le date presunte di apertura dei frantoi Altogardesani.

Oleificio Gargnano apre il primo ottobre

Possidenti oliveti Limone apre verso il 20/22 ottobre

Frantoio Bonaspetti a Toscolano apre il 7 ottobre

Frantoio Latteria Turnaria a Tignale apre verso il 7 ottobre

Come già detto contattare prima il proprio frantoio.

olive

 

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