Meno 100 chili: un film per riflettere
SAN FELICE DEL BENACO – Interessante iniziativa organizzata dall’associazione «San Felice più felice», che propone la visione del film «Meno 100 chili». Per riflettere sulla inderogabile necessità di ridurre i rifiuti.
La proiezione, organizzata con l’associazione Quofilm è in programma giovedì 19 febbraio alle 21 presso l’ex Monte di pietà di San Felice del Benaco. Ingresso e offerta liberi.
«Meno 100 chili. Ricette per la dieta della nostra pattumiera» è un film del regista Emanuele Caruso, con la partecipazione di Giuseppe Cederna, Luca Mercalli, Cristina Gabetti, Mario Tozzi, Oliviero Corbetta, Giorgia Torrengo, Roberto Cavallo, Andrea Fluttero e Rosa Moriondo.
È un film che propone una riflessione in linea con le finalità dell’associazione «San Felice più felice», che da tempo lavora per il futuro sostenibile della comunità e del territorio gardesano.
Il film propone un viaggio, dal nord al sud dell’Italia e ritorno, con l’esperto Roberto Cavallo alla scoperta delle molte buone pratiche già messe in atto di riduzione dei rifiuti.
È possibile vedere l’utilizzo dei pannolini lavabili, il processo di riciclaggio di plastica e carta, il compostaggio domestico e industriale, la distribuzione di acqua, latte, vino e detersivi alla spina, e testimoniare come alcune città hanno implementato una politica ambientale verso Rifiuti Zero.
Alla fine, Roberto dimostrerà che possiamo andare oltre i “meno 100 chili” e che ridurre i nostri rifiuti è qualcosa che può coincidere con i nostri standard di vita e le abitudini moderne, creando ricchezza e occasioni di incontro.
Poi c’è il viaggio di un padre (Giuseppe Cederna) la cui sensibilità assopita dal quotidiano viene risvegliata dalla figlia Giorgia.
Il documentario inizia con la lettura di Leonia, la città invisibile di Calvino che “rifà se stessa tutti i giorni” ed è ricoperta dai propri “scarti d’ieri”, da parte di Luca Mercalli, Mario Tozzi, Cristina Gabetti e Oliviero Corbetta, che chiudono il documentario con un invito agli spettatori.
Il film ha un alto valore sociale perché contribuisce a tenere aggiornato il dibattito su un’emergenza particolarmente grave in alcuni luoghi d’Italia come quella della gestione dei riuti.
Le linee guida europee contenute nella direttiva 98/2008 chiariscono che il primo obiettivo nella gestione dei riuti è la loro riduzione quantitativa, obiettivo che il documentario, grazie a tutti i consigli per ridurre i riuti, contribuisce a raggiungere.
Da un punto di vista culturale, sicuramente il film presenta forti scopi didattici, sia per i problemi strettamente legati ai rifiuti, sia per le questioni relative alla tutela ambientale in senso più ampio, come l’impatto delle emissioni di CO2 in atmosfera per il prodotto e il loro ciclo di vita.