No vax in piazza: 14 denunciati

DESENZANO DEL GARDA - I promotori del comizio svoltosi domenica a Desenzano non hanno rispettato l’obbligo di indossare le mascherine e di mantenere il distanziamento sociale. Scattate le denunce.

Quattordici denunciati tra i partecipanti all’evento organizzato domenica a Desenzano, per denunciare, testuale, che «il popolo è abbandonato dalla politica, dalla Chiesa, dai giornalisti, non gli interessa della nostra salute, della nostra fame».

Secondo la Questura vi hanno preso parte «una trentina di persone più una ventina di curiosi». In una nota la Questura precisa di non aver vietato l’iniziativa «ritenendo preponderante il diritto Costituzionalmente Garantito di manifestare rispetto ad eventuali motivi di Ordine e Sicurezza Pubblica, anche ai sensi dell’art.18 TULPS», ma precisa di aver ovviamente imposto «prescrizioni allo svolgimento della stessa, tra i quali l’obbligo di indossare le mascherine e di mantenere il distanziamento sociale durante la suddetta manifestazione».

Ma queste prescrizioni non sono state rispettate: «Misure anti-contagio che i promotori non hanno garantito – continua la Questura – e, nonostante i numerosi avvisi, i partecipanti si sono anche più volte accalcati non rispettando le regole del distanziamento».

«Onde evitare ripercussioni sull’ordine e la sicurezza pubblica dell’evento gli agenti del Commissariato di Desenzano del Garda, hanno avviato oggi le 14 notifiche della contestazione prevista dall’art.1\DPCM del 2 marzo 2021».

 

 

La vicenda agita anche il dibattito politico locale. Il consigliere Maurizio Maffi (Partito Democratico) scrive: «Durante e dopo l’incresciosa manifestazione dei no-Vax, no-Mask, aggiungerei no-Brain, si è diffuso sui social un inconcludente chiacchiericcio, dove pure la stampa ha dato un certo rilievo.

Non entro nel merito delle questioni legate alle autorizzazioni, che certamente hanno avuto il loro corso, secondo quelle che sono le normali procedure in capo al Commissariato della Polizia di Stato e dove l’amministrazione comunale, come nel suo ruolo, ne ha preso semplicemente atto. Senza alcun dubbio capisco e comprendo lo stupore, la rabbia, lo sconforto dei cittadini come degli operatori commerciali inermi spettatori di tale imbarazzante teatrino. Un teatrino non concepibile dopo oltre un anno di crisi, sanitaria, sociale economica che ci sta devastando».

Maffi non risparmia critiche all’Amministrazione comunale: «Pur ritenendo che l’amministrazione comunale ed il Sindaco siano stati inermi spettatori di tale teatrino, non è concepibile che da parte di essi, fino ad ora, non vi sia stata una presa di posizione netta e determinata nel stigmatizzare e prendere le distanze da tali comportamenti. Tacere e non prendere posizione significa dire “mi sta bene”.

Il manifesto che annunciava il comizio.

 

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