Il triangolo rosso sulla giacca

SIRMIONE - Guido Banterla racconta la vita del padre Arturo, deportato politico a Mauthausen, in occasione della Giornata della Memoria.

“…il palazzo era il passaggio obbligato di tutti i dissidenti politici arrestati che venivano interrogati, spesso con metodi brutali e con l’uso sistematico della tortura. Se riconosciuti colpevoli venivano avviati alla fucilazione o ai campi di sterminio…” (Guido Banterla, Mi aspetta il paradiso).

Guido Banterla racconta la vita del padre Arturo, deportato politico a Mauthausen, in occasione della Giornata della Memoria venerdì 27 gennaio alle 20:45 presso la Biblioteca Comunale (Ingresso libero, è consigliabile prenotare).

Programma musicale a cura dei Solisti della Scuola Civica di Musica di Sirmione
Cecilia Maruelli: violino, Eleonora Zanetti: arpa
Con la partecipazione degli alunni delle classi III della Scuola Secondaria di Primo Grado Trebeschi

Guido Banterla ha ascoltato il racconto del padre Arturo, deportato politico a Mauthausen e ne ha ricavato un libro: “Mi aspetta il paradiso”. Un grande atto di amore e rispetto nei confronti del genitore ed un altrettanto grande dovere storico, quello di far conoscere la verità, per quanto dolorosa, sui crimini commessi dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il triangolo rosso sulla giacca fa riferimento al contrassegno colorato che nei campi di concentramento indicava la ragione della deportazione. Il colore rosso contrassegnava i prigionieri politici, come nel caso Arturo Banterla: un ragazzo che visse in prima persona un capitolo doloroso della nostra storia e che trovò la forza di testimoniare.

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale indicata dall’Onu per ricordare l’Olocausto e tutti i deportati nei campi di concentramento nazisti. La data ricorda quel 27 gennaio 1945 nel quale le truppe sovietiche entrarono ad Auschwitz rivelando al mondo l’orrore del genocidio nazifascista.

Il Giorno della Memoria ha un valore simbolico essenziale, non solo perché ricorda gli orrori della Shoah, delle leggi razziali e commemora i tanti cittadini deportati e uccisi, ma anche perché rinnova il nostro impegno ad essere sempre vigili contro ogni forma di intolleranza e discriminazione.

 

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