It’s only rock’n’roll? Vent’anni di storia del rock aprono Salòttoteatro

SALÒ – Si alza venerdì 2 il sipario su “Salòttoteatro”, cartellone teatrale organizzato dal Comune di Salò con la direzione artistica di Pino Casamassima. In scena vent’anni di storia del rock. 

Cinque spettacoli per far tornare ai salodiani la voglia e l’abitudine di frequentare il teatro. È quanto propone «Salòttoteatro», prima edizione di un cartellone di appuntamenti promosso dal Comune con la direzione artistica di Pino Casamassima, giornalista e scrittore, autore di tutti gli spettacoli in calendario (Sala dei Provveditori ore 20.45; biglietto unico 6 euro; prevendita alla libreria Giunti al Punto di via San Carlo).

Primo appuntamento venerdì 2 febbraio con «It’s only rock’n’roll?», titolo mutuato da una celebre canzone dei Rolling Stones, che però è senza punto interrogativo. Nella sua aggiunta sta tutto il senso di questo spettacolo: l’autore si chiede quanto i movimenti abbiamo segnato il rock e viceversa. «E’ una narrazione – dice Casamassima – in parole, mie, e musica, dei grandi della storia del rock, di un periodo storico, quello degli anni ’60 e ’70, che è stato fortemente segnato dalla sinergia fra la musica rock e i movimenti giovanili di antagonismo e contestazione».

Lo spettacolo nasce da Rockpolitic, un lungo articolo scritto tempo fa da Casamassima per BBC, in cui raccontava la commistione fra rock e politica. “Venerdì prossimo quindi vedremo, ad esempio – dice l’autore – quanto c’entri Ohio di Neil Young con “i soldatini di Nixon” e, conseguentemente, con la coscienza politica che cresceva nelle generazioni nate nel decennio successivo alla fine della guerra. Fummo tutti “segnati” dal Rock. E dalla politica, quella con la P maiuscola, “scoperta” con la guerra in Vietnam. Ma anche dalla letteratura, il cinema, l’arte del periodo più felice del 900 sul fronte della creatività. Ché no, proprio no: non è stato solo Rock’n’roll…

Sarà una cavalcata che ripercorre 20 anni di storia attraverso quel rock che con i suoi testi, le sue sonorità ribelli ed eretiche ha interpretato un’epoca, interagendo spesso con le effervescenze giovanili che diedero vita a più movimenti. Si va da Bob Dylan a Bruce Springsteen, da Jimi Hendrix (foto sopra) ai Jefferson Airplane, da Lou Reed a CSN&Y, dalla guerra del Vietnam alla caduta del muro di Berlino, passando per il festival di Parco Lambro del 1976.

Uno spettacolo da non perdere per chi è cresciuto a pane e rock. Ma non solo.

 

Secondo appuntamento: «Lisistrata», in programma venerdì 2 marzo, è una rivisitazione del testo di Aristofane, la storia di una donna che fece del desiderio sessuale l’arma più potente, un’eroina che fermò gli eserciti convincendo le ateniesi e le spartane allo sciopero del sesso. Sul palco l’attrice Mariarosa Rivali.

Il 30 marzo va in scena «L’agguato. Il caso Moro». Nel quarantennale del rapimento del presidente della Democrazia Cristina, Casamassima, che al caso Moro ha dedicato il libro «Troveranno il corpo» (Sperling&Kupfer), porta in scena il percorso degli 8 anni che vanno dalla nascita del partito armato delle Brigate Rosse fino al drammatico agguato del 16 marzo 1978; sul palco Casamassima e quattro attori.

La parabola dei piloti che negli anni ’50 e ’60 hanno perso la vita per diventare campioni col Cavallino Rampante porterà a Salò «Il sogno rosso Ferrari», storie di uomini prima che piloti, che in cambio della gloria hanno sacrificato la vita.

La prima parte del cartellone di Salòttoteatro si chiude il 25 maggio con «Era di maggio. Orazione per una strage», spettacolo tratto dal libro di Casamassima «Piazza Loggia». Dopo l’orazione, la proiezione del film sulla strage di Brescia «D’inverno i nostri giorni» di Angelo Rossetti e l’intervento di Manlio Milani, presidente della Casa della Memoria.

Ancora da definire le date di due spettacoli che saranno proposti durante l’estate: «Tazio», dedicato al mito di Nuvolari, e «Il canto delle sirene – Odissee sul mare per Itaca».

«Un cartellone con funzioni culturali – dicono l’assessore Pierantonio Pelizzari e il funzionario Flavio Casali – ma anche educative, per riabituare i salodiani al teatro e comprendere che potenzialità potrà avere in futuro il teatro di Salò (500 posti, ndr), per il quale sono già stanziati 1,5 milioni per il primo lotto del restauro».

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