Opposizione: Imu salata a Padenghe

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PADENGHE – La minoranza di “Padenghe sei Tu” prende posizione sulle recenti decisioni in tema di tassazione comunale. Ecco cosa dice l’opposizione.

Questo il comunicato diffuso dalla minoranza. In data 18 luglio 2014, il Consiglio Comunale ha approvato il Bilancio di previsione 2014 (totale complessivo delle entrate e delle spese euro 8.917.200) ed il pluriennale 2014 – 2017. La manovra finanziaria 2014 ha comportato il mantenimento dell’addizionale IRPEF allo 0,4 % e l’aumento dell’IMU sulle seconde case e sulle aree fabbricabili che è passata da 7,6 a 10,6 per mille, con un aumento di circa il 40 per cento.

L’aumento dell’IMU, in base alla somma prevista nel bilancio di previsione, dovrebbe portare nelle casse del comune 1.050.000,00 euro in più rispetto al 2013. Questa manovra consente l’azzeramento della TASI, ma non solo. Infatti consente un surplus di entrata rispetto a quella che sarebbe servita per azzerare solamente la TASI.

Il Gruppo di Minoranza Padenghe sei Tu ha espresso voto contrario all’aumento dell’IMU e si è astenuto sulla proposta di azzeramento della TASI non perché sia contrario all’azzeramento della TASI, ma perché avrebbe voluto un pareggio di bilancio con azzeramento della TASI e conferma delle attuali aliquote IMU, come del resto alcuni Comuni davvero virtuosi sono riusciti a fare.

I Comuni, a fronte della progressiva riduzione dei contributi da parte dello Stato, hanno due possibilità: aumentare le tasse o ridurre le spese correnti. Il comune di Padenghe ha scelto la via più facile: aumentare le tasse.

Padenghe, rispetto ad altri comuni del lago anche molto vicini, va in controtendenza. Infatti, dal 2010 al 2012 le spese correnti sono aumentate di circa il 7.7 per cento passando da 4.832.850,00 a 5.203.200,00 euro, mentre dal 2012 al 2013, in un solo anno, sono aumentate di circa il 18.2 per cento passando da 5.203.200,00 a 6.149.285,00 euro.

Per il 2014 ci saremmo aspettati, in sede di Bilancio di previsione, una manovra finanziaria seria e rigorosa o, quanto meno, una riduzione delle spese correnti. Al contrario, si è passati da 6.149.285,00 a 6.988.500,00 euro.

Ci auguriamo di aver fatto chiarezza e rimaniamo a disposizione di chiunque voglia approfondire la questione. La trasparenza deve trovare applicazione nei fatti, non soltanto servire a fare bella mostra di sé negli slogan.

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