Tav: le richieste (tardive?) dei sindaci

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BASSO GARDA – Martedì 21 ottobre alle 15 in Prefettura a Brescia i sindaci del lago incontreranno Ferrovie, Cepav2, Regione e Governo. Poi tutti a Roma per parlare con il ministro Lupi.

Gli amministratori locali ufficializzeranno quattro richieste. Le ha anticipate l´assessore all´Urbanistica di Desenzano, Maurizio Tira.

La prima richiesta: rifare la Valutazione d´impatto ambientale (VIA) dell´opera. La VIA, come dice il nome, è uno studio finalizzato a individuare, descrivere e valutare gli impatti ambientali di un progetto. Secondo i sindaci la Tav va rifatta perché è superata. Risale al 2003 e da allora il territorio è cambiato profondamente, nell’assetto urbanistico così come nelle emergenze ambientali e nell’economia.

Sono centinaia di documenti, studi, planimetrie, progetti. Migliaia di pagine di complessa consultazione. In ogni caso, a questo link, pubblicato nel sito del Ministero dell’ambiente a della tutela del territorio e del mare trovate tutti i documenti della VIA della linea ferroviaria alta velocità Torino-Venezia, tratta Milano-Verona.

Seconda richiesta: informare i cittadini sui dettagli del progetto. Insomma, spiegare alle persone che vivono sul vasto territorio in cui si inserisce l’opera cosa li aspetta. Le tavole progettuali (8 gigabyte) sono un intrico complicatissimo, accessibile solo a tecnici specializzati. Chi promuove l’opera dovrebbe quanto meno farsi carico di spiegare alla ente cosa sta succedendo e cosa li aspetta.

Terza richiesta: contatti costanti tra il territorio, il Ministero, le Ferrovie e Cepav2 (il consorzio che realizza l’opera).

Quarta richiesta: rivederela localizzazione deicantieri più impattanti.

Vedremo se i sindaci otterranno qualcosa. Consentiteci, in ogni caso, una nota polemica. La Tav non è un progetto nato ieri. Se ne parla da parecchi anni. Ebbene, dov’erano tutti i sindaci che ora si dicono preoccupati? La loro protesta non è forse tardiva?

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