Tignale: gli scarti diventano compost

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TIGNALE – Progetto sperimentale a Tignale, dove il Comune ha installato un acceleratore di compostaggio presso la casa di riposo.

Recupero di materia ed energia, raccolta differenziata incentivante e smart, rifiuti organici che smettono di essere un costo per diventare una nuova risorsa. Serve a tutto questo l’acceleratore di compostaggio installato sperimentalmente dal Comune di Tignale presso la casa di riposo «Manlio Bonincontri».

La compostiera – progettata, brevettata e prodotta dalla ditta Claudio Pansa Costruzioni in ferro di Gardone Riviera – permetterà di gestire diversamente quello che è ora il rifiuto organico della Rsa, rappresentato per lo più dai resti dei pasti giornalieri dei 40 anziani ospiti della struttura socio-assistenziale. I residui organici saranno trattati direttamente in loco dal “produttore” attraverso la macchina installata, che in un mese e mezzo li trasformerà in compost, senza doverli più trattare come rifiuto. Il risparmio atteso, corrispondente all’abbattimento dei costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sostenuti dalla Rsa, è quantificabile in circa 4mila euro all’anno. Nello spazio di quattro anni i costi diretti si dovrebbero azzerare.

«Valuteremo nei prossimi mesi l’efficacia e la sostenibilità economica della compostiera – dice il sindaco Franco Negri -, che potrebbe essere una valida soluzione per gestire diversamente la produzione di scarto organico, che in un comune turistico come il nostro è molto alta, soprattutto d’estate. Se i riscontri fossero positivi – conclude il sindaco – potremo prevedere nel regolamento comunale sulla tassa dei rifiuti opportuni sgravi per alberghi e ristoranti che si dotano di un manufatto analogo».

Il presidente dell’Azienda speciale, Antonio Moro, ricorda che «l’acceleratore di compostaggio è una delle soluzioni prospettate nel percorso di progettazione partecipata che ha visto la predisposizione del progetto “L’officina del valore”, presentato a Fondazione Cariplo sul bando Emblematici maggiori».

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