Campione, parla l’Amministrazione

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CAMPIONE – Il gruppo di maggioranza “Tremosine Futura” rompe il silenzio su Campione: «Prima di revocare gli sgomberi, va ultimata la messa in sicurezza».

L’Amministrazione di Tremosine interviene sulla vicenda di Campione con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. Eccolo.

Riguardo alla situazione di Campione, l’ultima sentenza del TAR a seguito del ricorso di Univela parla chiaro: prima di poter pensare alla riapertura della zona interdetta, i lavori di messa in sicurezza della parete Nord vanno ultimati. Fino ad allora quell’area non potrà essere considerata sicura.

Questa sentenza e le valutazioni dei geologi ci hanno portato alla decisione di mantenere l’ordinanza di interdizione della zona perché, al di là delle responsabilità amministrative e penali che comporterebbe l’andare contro queste indicazioni, noi non abbiamo nessuna intenzione di mettere a rischio la sicurezza dei nostri cittadini.

I nostri non sono allarmismi infondati o eccessive precauzioni: prima del 19 novembre scorso nessuno avrebbe immaginato che una frana di quelle dimensioni potesse colpire Campione, eppure 20.000 metri cubi di roccia sono franati sul paese ed è bene ricordare che è stato solo un caso se nessuno è rimasto coinvolto. La nostra immediata preoccupazione (che, per la verità, abbiamo cominciato ad avanzare ben prima della frana) è stata quella di verificare se ci fossero altre zone a rischio che fino ad allora non erano state individuate e questo ci ha portato a richiedere nuovi rilievi e valutazioni (iniziati prima del 19 novembre) che hanno evidenziato come la zona sottostante la parete Nord non fosse sicura; cosa, tra l’altro, intuibile anche dal solo fatto che i lavori di messa in sicurezza progettati non erano stati ultimati. Da qui, la nostra decisione di esigere l’ultimazione dei lavori.

La stessa sentenza del TAR però ha anche un aspetto positivo: se è vero che viene richiesto di finire i lavori, assicura anche che il progetto, una volta completato, sarà sufficiente a garantire un livello di sicurezza accettabile e che quindi si potrà finalmente riaprire l’area. Questo è un passaggio molto importante e quello che chiediamo ai cittadini di Campione è di resistere ancora per un po’: siamo consapevoli dei disagi che vivono, ma siamo fiduciosi che questi sacrifici serviranno a trovare una soluzione definitiva alla questione. Vi assicuriamo che il nostro impegno è massimo, lo dimostrano i 250.000 € che abbiamo ottenuto dalla regione per i lavori di messa in sicurezza della frana.

Si può tentare di leggere la situazione come si vuole, ma i fatti sono questi: c’è una zona a rischio idrogeologico che va messa in sicurezza e il nostro impegno è perseguire questo fine. Tutto il resto sono solo accuse pretestuose, come gli ultimi attacchi che ci sono stati rivolti sulla stampa, basati anche su notizie false; illazioni prive di fondamento che sicuramente non ci distoglieranno dall’obiettivo di tutelare cittadini e turisti. Proviamo solo un certo senso di sconforto per il totale disinteresse di alcuni operatori verso la sicurezza dei propri ospiti.

In ogni caso, noi continueremo a lavorare nell’esclusivo interesse dei cittadini di Campione, sperando che i numerosi sforzi che vi stiamo dedicando siano compresi e apprezzati.

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