L’on. Gelmini al lavoro in Comunità del Garda

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GARDONE RIVIERA – Depurazione e qualità delle acque, ambiente, livelli del lago, ma anche valorizzazione del sistema culturale del Garda. La neo presidente della Comunità del Garda, on. Mariastella Gelmini, presenta il suo programma.

Lo ha fatto questa mattina, a Villa Mirabella (Gardone Riviera), col discorso programmatico tenuto in occasione della prima riunione del rinnovato Consiglio direttivo (nella foto sopra tutti i componenti).

«Lavoreremo per recuperare e consolidare – spiega la presidente – quelle funzioni che lo statuto attribuisce alla Comunità, che ruotano peraltro tutte attorno al tema dell’acqua, un patrimonio prezioso che va salvaguardato».

È ciò di cui si dovrà occupare l’Associazione temporanea di scopo «Garda ambiente» costituita per essere il braccio operativo della Comunità ed ottenere quei finanziamenti ministeriali (220 milioni di euro) necessari a dare attuazione al nuovo progetto di depurazione del lago. «Mi sono già attivata – annuncia l’on. Gelmini – per coinvolgere su questa questione i parlamentari bresciani di tutti i colori politici. Chiederò loro di supportare la Comunità in questa operazione».

Va poi recuperata quella funzione rappresentativa dell’intero bacino che è nel dna della Comunità, ma che si è indebolita a causa di diverse defezioni, anche di Comuni importanti, che da tempo hanno abbandonato la Comunità del Garda: da Desenzano a Riva del Garda, da Sirmione a Peschiera. Dice la presidente: «È il primo appello che lancio: partecipiamo tutti assieme alle sfide che ci aspettano. Incontrerò presto i sindaci dei comuni fuoriusciti per convincerli a rientrare in Comunità, un ente che ha grandissime potenzialità, finora espresse solo in parte».

Dice inoltre Mariastella Gelmini: «Interpreto la Comunità del Garda come un ente intercomunale più che sovracomunale, un ente, cioè, che si mette allo stesso livello dei Comuni e diventa un luogo dove bypassare campanilismi e personalismi. La Comunità deve agire come una regione omogenea di un Garda che oggi vive innegabili difficoltà dovute alla frammentazione amministrativa tra tre Regioni e quattro Provincie».

Il direttivo riunitosi ieri a Gardone Riviera ha provveduto ha nominare i tre vicepresidenti. Si tratta del vicesindaco di Torri del Benaco Donatella Bertelli (in rappresentanza dell’area veronese), del sindaco di Cavriana Giorgio Cauzzi (area mantovana) e del sindaco di Nago-Torbole Gianni Morandi (area trentnina).

Completano il direttivo Gianpietro Seresina (Gardone Riviera), Adelio Zeni (Puegnago), Giampiero Cipani (Salò), Ivan De Beni (Bardolino), Antonio Pasotti (Garda), Davide Cimolini (Pastrengo) e Fabio Paloschi (Camera di commercio di Mantova).

È stata inoltre fissata la data (il prossimo 23 gennaio) dell’Assemblea generale che dovrà approvare i bilanci e nominare il Comitato di gestione della Ats «Garda ambiente». Visto che la presidenza della Comunità è targata Brescia, l’accordo prevede che il presidente della Ats sia un veronese. Poi si dovrà giocare la partita vera: ottenere un «sì» dal ministero per il finanziamento del nuovo progetto di depurazione.

Mariastella Gelmini
La presidente Gelmini nella sede della Comunità del Garda, a Gardone Riviera., Mariastella
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