Negato l’auditorium a Michela Marzano

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SALÒ – Negato l’utilizzo dell’auditorium del Battisti alla scrittrice, filosofa e deputata Pd: «Il suo libro potrebbe essere diseducativo». L’indignazione delle Caramelle in piedi.

La scrittrice – docente della Sorbona, autrice di numerosi saggi e articoli di filosofia morale e politica, insomma non proprio l’ultima arrivata – avrebbe chiesto la disponibilità dello spazio per presentare il libro «Mamma, papà, gender».

Ma sarebbe stata messa all’indice. È quanto denunciano le Caramelle in piedi sulla loro pagina Facebook (clicca qui). Ecco il post: «Accade a Salò, sul lago di Garda, che si chieda l’Auditorium Battisti per ospitare Michela Marzano sabato 21 novembre.

Poi accade che oggi riceviamo la chiamata dell’impiegato dell’Auditorium, che dipende dalla Provincia di Brescia informandoci che la Sig.ra Cavalieri, responsabile dell’autorizzazione, ha negato l’Auditorium perché “il libro potrebbe contenere pubblicità occulta [..], essere diseducativo [..] non rientra nell’attività didattica”. Siamo sempre tutti Charlie, con i libri degli altri. Ma non preoccupatevi, porteremo Michela a costo di farla parlare in spiaggia. Non vincerete mai».

Un episodio analogo, accaduto a Padova – dove il sindaco leghista ha negato una sala alla Marzano per la presentazione del libro – è finito alla ribalta della cronaca nazionale.

In tanti si sono indignati, twittando il proprio sdegno. Per esempio Alessandro Gassmann («Padova, è normale che un comune neghi una sala per la presentazione di un libro, non ritenendolo eticamente accettabile?»). E Cecilia Strada («Fra 20 anni ci ricorderemo di questi come oggi ricordiamo chi contestava i matrimoni fra bianchi e neri») e ancora l’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli («Brutto il caso del comune di Padova che nega la sala per la presentazione del libro sul gender di Michela Marzano»), Gad Lerner («L’università di Padova dovrebbe insorgere contro un sindaco becero come Bitonci che chiude la città a Michela Marzano»).

Vedremo come andrà a finire a Salò. Nel frattempo, se sulla questione della “teoria gender” avete bisogno di schiarirvi le idee, leggetevi la circolare che il Ministero dell’Istruzione, dall’Università e della Ricerca (la potete scaricare qui) ha inviato a dirigenti scolastici, forum di genitori e studenti per fare, una volta per tutte, chiarezza.

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