Come stanno le nostre scuole?

SAN FELICE DEL BENACO – I consiglieri del gruppo d’opposizione Idee in Comune hanno verificato, accompagnato dalla direzione didattica, lo stato di salute delle scuole elementari e medie.  Ecco cosa è emerso.

Pubblichiamo, di seguito, il comunicato diffuso dai quattro consiglieri comunali Simone Bocchio, Simone Zuin, Bruno Baldo, Sandra Tarmanini.

“Manderesti tuo figlio in una scuola dove l’ultimo controllo ai dispositivi antincendio risale a due anni fa, dove le temperature variano dal clima tropicale al clima polare, dove in alcune classi non entra mai la luce naturale? Eppure ce li mandiamo!

Questi sono i nostri edifici che ospitano la scuola dell’obbligo che risultano non essere né efficienti, né adeguati. Sembra una favola, una narrazione che alla fine, si spera, ha una morale. I protagonisti sono i nostri ragazzi e bambini in età scolare, il tempo è oggi, il luogo le scuole di San Felice. Sembra una favola ma non lo è: lunedì 29 febbraio i quattro “invadenti” consiglieri di “Idee in Comune”, in accordo con la direzione didattica, hanno organizzato un’incontro con la scuola primaria e secondaria di primo grado, nell’ottica del miglioramento della qualità della vita del nostro paese (oltre che invadenti pure presuntuosi!) L’incontro è stato un momento di sereno confronto con il direttore didattico prof. Danilo Agliardi e le coordinatrici dei plessi, che gentilmente ma molto professionalmente hanno accompagnato i consiglieri all’interno di questi luoghi con l’occhio e la competenza di chi la scuola la fa e la vive.

Sono state considerate le strutture e gli accessori minimi indispensabili per edifici deputati alla formazione ed alla cultura. Volevamo constatare, come genitori e come consiglieri, se l’ambiente scolastico fosse pulito, accogliente, sicuro e questo incontro ci ha permesso di verificare lo stato di salute di questi fondamentali luoghi ed individuare le criticità e situazioni di disagio. L’analisi ci ha portato alla redazione di una relazione, non certo esaustiva, che abbiamo puntualmente inviato alla direzione didattica, alle scuole, e all’amministrazione, quale sprono e proposta a condividere idee per il miglioramento degli edifici. Non siamo saliti in cattedra, come taluni ci accusano, né fatto campagna elettorale con tre anni d’anticipo, come altri sussurrano, ci interessa, come immaginiamo interessi a tutti, la sicurezza e la qualità della vita scolastica dei nostri ragazzi, degli insegnanti e del personale di servizio.

Alcune nostre osservazioni hanno trovato riscontro nella relazione del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (sopralluogo effettuato il 28 settembre 2015), che mette in risalto le gravi carenze di sicurezza legate ai sistemi antincendio, (l’ultimo controllo degli idranti e degli estintori risale al 2014), così come la mancanza di alcune fondamentali certificazioni, altre sono scaturite dalla presa d’atto in loco di alcune condizioni disagevoli: ci hanno stupito le condizioni termo igrometriche degli edifici, in particolare della scuola primaria, si riscontrano aule caldissime con aria secca ed esausta, dove i bambini seguono le lezioni quasi in maglietta, ed altre con clima polare che obbliga spesso i bambini ad indossare non diciamo i maglioni, che sarebbe normale, ma i giubbini.

Come non trasecolare nel vedere dei servizi igienici vecchi e degradati che seppur appena puliti risultano poco igienici e maleodoranti? Come non scandalizzarsi di fronte all’assenza di servizi a norma per fruitori diversamente abili? O delle diffuse barriere architettoniche?E come non restare a bocca aperta per le aule perennemente prive di luce naturale perché non si trovano i dispositivi per alzare le persiane? Potremmo continuare con l’elencazione ma per una più precisa analisi vi rimandiamo alla nostra relazione che potrete leggere integralmente sul nostro sito internet (www.indee-in-comune.it). Importante ora è la presa d’atto dello stato di fatto dei nostri edifici scolastici. Importante è la presa di coscienza delle molteplici criticità, tutte assolutamente affrontabili. Importante è sollecitare, ancora una volta ed in modo non pretestuoso l’amministrazione, affinché agisca responsabilmente e tempestivamente, con un impegno reale e costante per il mantenimento degli edifici scolastici efficienti ed idonei al servizio che svolgono. Importante è compiere tutti quegli atti di manutenzione (che in parte sono iniziati solo dopo la nostra segnalazione) e ristrutturazione, ed investire nelle strutture, attingendo a tutte le possibilità di finanziamento agevolato e contributi a fondo perduto che il nostro Governo, da anni, sta mettendo a disposizione e che da inizio mandato i sottoscritti consiglieri di “Idee in Comune” pongono senza alcun esito all’attenzione del sindaco Paolo Rosa, dell’assessore all’Istruzione Lorenza Baccolo e dell’assessore ai Lavori Pubblici Simona Robusti

E la scuola materna? Non paghi degli incontri alla primaria e secondaria, il 15 aprile abbiamo incontrato anche la scuola materna. Accompagnati dal presidente Lancini, da alcuni membri della commissione e da un insegnante ci siamo avventuranti nel mondo dell’infanzia. Un incontro molto sereno e molto vivace che ci ha molto soddisfatto per l’attenzione che la commissione e gli operatori pongono alle esigenze di bimbi ed insegnanti. L’edificio che ospita la scuola è indubbiamente datato e necessita di interventi strutturali importanti che sono fortunatamente già in programma per l’estate, una volta effettuati questi necessari lavori, rimangono da soddisfare alcuni interventi di manutenzione e di messa a norma di alcuni particolari sia architettonici che d’arredo: tinteggiature di alcuni locali, eliminazione di barriere architettoniche, revisione di una parte dei bagni, sostituzione dei tappeti nelle aule, come evidenziato nella relazione del Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione. La relazione con l’elencazione delle criticità è già stata consegnata all’amministrazione, a firma Lancini, in data 10 marzo 2016. Ci uniamo alla commissione della scuola per chiedere che vengano eseguiti questi interventi quanto prima”.

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