Giuseppe Zanardelli, statista di altri tempi

TOSCOLANO MADERNO – Sabato 24 settembre a Toscolano un convegno dedicato allo statista bresciano. Si parla anche del destino di Villa Zanardelli.

Appuntamento dalle 9.30 alle 19 al Centro Studi Toscolano, in via Religione 52.

Il Convegno si propone di presentare alla comunità scientifica, agli operatori del diritto e alla cittadinanza locale la figura dello statista bresciano e illustrare l’attività politica da lui svolta nel corso degli anni 1861-1903 e terminata con le sue dimissioni da capo del governo, insediato nel 1902 per volontà del re Vittorio Emanuele III.

Purtroppo, una malattia terminale fu la causa delle dimissioni e della morte avvenuta nel novembre del 1903 nella sua casa sita nel comune di Toscolano-Maderno in riva al lago di Garda. I lavori del convegno ripercorreranno i passi salienti della sua vita dalla laurea in giurisprudenza conseguita all’Università di Pavia come allievo del collegio Ghislieri alla sua militanza nell’insurrezione bresciana contro gli austriaci all’attività di giornalista al settimanale “Il crepuscolo” alla carriera politica come ministro della giustizia e come capo del governo.

Da tale ricostruzione appare un modello di funzione politica al servizio del bene comune, corredata da un’agenda ove sono indicate tutte le priorità tra cui quella di promuovere lo sviluppo di un mercato nazionale e di sollevare le condizioni di inferiorità economica delle province meridionali del Regno d’Italia, politica fortemente sostenuta dall’imprenditoria bresciana dell’epoca. In altri termini un modello che si impone in tutta la sua attualità nella crisi odierna della politica italiana.

L’occasione per ricordare questo grande statista sulle rive del lago di Garda da lui molto amato è nata in concomitanza a una vertenza che riguarda la sorte della villa Zanardelli che è stata messa in vendita dalla proprietaria (la Fondazione Villa Paradiso) e l’auspicio degli organizzatori del convegno è che sia sottoposta a vincoli e possa rimanere nell’ambito di un servizio pubblico preferibilmente culturale in memoria di chi l’ha costruita per farne la sua dimora.

La villa reca affreschi dell’epoca e quadri attribuiti a Ximenes e a Bertolotti e presenta pregi architettonici notevoli (opera dell’architetto Tagliaferri) e purtroppo è stata adibita ad accogliere persone affette da handicap rispetto alle quali la struttura è assolutamente inadeguata. Dunque, con riferimento a un dibattito attuale tra giuristi e già affrontato in incontri precedenti dal Centro Studi promotore del convegno, ci sono tutti gli elementi per qualificarla come “bene comune” nella disponibilità della cittadinanza locale e dei turisti che affollano il lago di Garda.

Villa Zanardelli a Maderno
Villa Zanardelli fu progettata dall’architetto bresciano Antonio Tagliaferri e costruita tra il 1888 e il 1892.

Il programma

Ore 9.30 Registrazione partecipanti

Saluti dei Presidenti del CNF, della Cassa Forense, degli Ordini professionalie delle Istituzioni locali

Introduzione avv. Giuseppe Frigo

Ore 10.00 coordina dr. Enrico Lera

Il codice penale Zanardelli (Sergio Vinciguerra)

Il liberalismo illuminato di Zanardelli: legislazione sociale e libertà sindacale (Gisella De Simone)

L’influenza di Zanardelli sul codice di commercio del Regno d’Italia (Riccardo Ferrante)

Zanardelli e Giolitti (Gianni Marongiu)

Zanardelli liberale e democratico (Roberto Chiarini)

Ore 13.00Pausa pranzo con intermezzo musicale e la canzone dedicata a Zanardelli “Turna a Surriento” al piano Gerardo Chimini, canta Luisa Bentivoglio.

Ore 14.30 Coordina Pietro Rescigno

Zanardelli scienziato politico: la storia dei feudi (Alberto Martinelli)

Il resoconto del viaggio in Basilicata (Gian Paolo D’Andrea)

Zanardelli a Napoli (Marco Miletti)

Zanardelli e l’avvocatura (Aldo Andrea Cassi)

I rapporti con la comunità del Garda e le famiglie industriali dell’epoca, in particolare  con la famiglia Beretta (Giovanna Visintini e Ugo Menchini)

Villa Zanardelli: dalla Fondazione Villa Paradiso alla situazione attuale (Elena Pala)

Dibattito con la partecipazione di Carlo Castellano, Victor Uckmar, Gianluca Trentini e di membri del FAI.

Ore 18.30 Conclusioni di Guido Alpa

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