La processionaria supera l’inverno. Prime segnalazioni

ALTO GARDA – Prime segnalazioni della presenza della processionaria sull’Alto Garda. Ecco cosa c’è da sapere sul lepidottero e sulla sua pericolosità.

Nei giorni scorsi si sono registrate le prime segnalazioni della presenza di nidi di processionarie nella zona del Garda Trentino.

La processionaria è una farfalla i cui bruchi infestano il pino nero con effetti indesiderati sulle persone e sugli animali: il contatto con i peli urticanti di queste larve, che ai primi tepori fuoriescono dai nidi invernali e migrano «in processione», può provocare sintomi come dermatiti, congiuntiviti e attacchi d’asma, anche di una certa gravità.

In caso di contatto risciacquare subito la pelle e gli occhi. Se notate una reazione grave si consiglia di chiamare il medico o di andare al pronto soccorso.

Per gli animali, in particolar modo per i cani, i rischi sono persino maggiori e le conseguenze addirittura più gravi. I peli urticanti della processionaria si staccano facilmente dal corpo di questi insetti e possono entrare a contatto con il manto, con la bocca, con le mucose e con la lingua dei cani provocando una vera e propria distruzione del tessuto cellulare con danni anche gravi. Ecco perché è molto importante fare attenzione e tenere i cani lontani dalle processionarie.

Nel caso dei cani che sono entrati a contatto con la processionaria tramite la loro bocca è necessario indossare dei guanti e fare dei lavaggi con acqua o con acqua e bicarbonato per poi raggiungere il veterinario più vicino.

 

Un nido di processionaria.
Un nido di processionaria.

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