Firmato il Contratto di Lago. I sindaci: «Giornata storica»

PESCHIERA - E' stato firmato oggi a Peschiera dai sindaci del Garda il “Contratto di Lago per il futuro del bacino benacense”. L'obiettivo è la governance condivisa delle questioni strategiche, utilizzando la legislazione europea del Contratto di Fiume.

Per la prima volta, infatti, i primi cittadini di province e regioni diverse, oltre ai presidenti della Comunità del Garda, Azienda Gardesana Servizi, di Garda Uno e ATS Garda Ambiente, hanno fatto proprio un documento in cui si impegnano a collaborare per un governo unitario e condiviso del Garda.

L’assemblea dei sindaci si è tenuta questo pomeriggio a Peschiera e il momento ufficiale, che rappresenta il culmine di mesi di intenso lavoro, è stata presieduta dai presidenti della Comunità del Garda Mariastella Gelmini, di Azienda Gardesana Servizi Angelo Cresco, di Garda Uno S.p.A. Mario Bocchio e di ATS Garda Ambiente Giovanni Peretti.

La firma della presidente della Comunità del Garda Mariastella Gelmini.

 

Oggi per il Garda è una giornata storica – ha sottolineato il presidente Cresco – perché sono cadute le barriere e, per la prima volta, i Comuni di province diverse hanno capito che il lago non ha confini”.

“Da oggi abbiamo una grande opportunità – ha detto la presidente Gelmini – perché possiamo contare su uno strumento molto innovativo che sperimenteremo, eventualmente andremo a correggere ed emendare per migliorarlo e renderlo più efficace. Ma ormai è insostituibile l’idea del lago di Garda come un patrimonio condiviso e non dei singoli Comuni o delle province, ma come comprensorio e bacino di area vasta su cui ci si deve confrontare e procedere verso azioni complessive a tutela di tutta l’economia”.

Il Contratto di Lago nasce dalla volontà di affrontare con logica condivisa le tematiche fondamentali per il territorio del Garda. L’obiettivo è quello di dare vita a una governance efficace per l’intero bacino gardesano e di coinvolgere le comunità nelle scelte strategiche che riguardano il lago. Si tratta, quindi, di una grande svolta rispetto al passato perché prevede che nelle decisioni siano coinvolti direttamente quanti sul Garda vivono, lavorano, gestiscono il territorio e si impegnano alla sua salvaguardia.

Non a caso il logo del Contratto ritrae un carpione, specie esclusiva di questo lago, simbolo dell’unicità del Garda ma anche della necessità di una più stringente tutela e salvaguardia.

Attraverso questo “contratto” gli enti, le società e i Comuni che vi aderiscono si pongono 8 obiettivi precisi:

–       Collettamento dei reflui del Garda, a supporto di ATS;

–       Monitoraggio e individuazione degli agenti inquinanti, in particolare degli affluenti del lago, con la creazione di appositi studi e modelli e in collaborazione con Arpa (Veneto, Lombardia, Trentino);

–       Inserimento di 3 rappresentanti gardesani, designati dall’Assemblea dei sindaci della Comunità del Garda, nella commissione prevista nel protocollo 2013 per la gestione/previsione dei livelli del lago;

–       Inserimento nella “cabina di regia” di un rappresentante dei Comuni gardesani, designato dall’Assemblea dei sindaci della Comunità del Garda, per la gestione dello scolmatore Mori – Torbole;

–       Analisi e monitoraggio della flora e fauna lacustre, autoctona e non;

–       Sanificazione dei motoscafi/natanti turistici, carene e motori;

–       Osservatorio permanente del paesaggio;

–       Consumo e occupazione del territorio.

Scarica qui il Contratto di Lago.

I sindaci riuniti a Peschiera per la sottoscrizione del Contratto di Lago”

 

 

 

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