Prefettura di Brescia: concesso spostarsi per orti e pollai
BRESCIA - I privati cittadini possono spostarsi per svolgere le attività che interessano piccoli appezzamenti di terreno (orti, campi, prati) e per accudire gli animali di autoconsumo. Gli spostamenti dovranno essere comunicati preventivamente al Comune e alla stazione dei Carabinieri.
«Sono pervenute presso questa Prefettura – si legge in una circolare della Prefettura stessa – diverse segnalazioni in ordine alla necessità improcrastinabile di svolgere le attività agricole e silvo-pastorali, che assumono carattere di indifferibilità e di urgenza in virtù del generale rialzo delle temperature e della
necessaria quotidiana manutenzione del territorio, soprattutto nelle vallate alpine».
In particolare, è stato richiesto alla Prefettura di chiarire se le coltivazioni agricole e la produzione di animali rientrino nel novero delle attività consentite, per le quali si renda, dunque, possibile lo spostamento per lo svolgimento delle pratiche agricole e/o silvo-pastorali.
La risposta della Prefettura: «Si ritiene opportuno, alla luce del suindicato quadro normativo e al fine di
consentire un indirizzo omogeneo per ambiti territoriali immediatamente confinanti, chiarire che gli spostamenti per lo svolgimento delle pratiche agricole e/o silvo-pastorali possono aver luogo in ragione delle esigenze sopra riferite e al fine di porre in essere quelle attività indispensabili per la salvaguardia igienico-sanitaria degli spazi agricoli e silvo-pastorali. In tal senso, coloro che effettueranno i suindicati spostamenti comunicheranno al Comune e alla Stazione Carabinieri di competenza le esigenze dello spostamento —
necessità di svolgere alcune lavorazioni, come potature di piante, raccolta di prodotti, esecuzione di trattamenti fitosanitari, lavorazioni del terreno, oppure procedere all’alimentazione, mungitura, pulizia degli allevamenti – in modo da assicurare un’adeguata e tempestiva informazione degli Organi Competenti al controllo».
A questo link la circolare della Prefettura di Brescia del 16 aprile 2020.
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