“Un caffè al telefono”, per accorciare le distanze

LAGO DI GARDA - Una telefonata della durata di un caffè, ogni giorno, a chi sta trascorrendo la quarantena da solo. Le comunità di Bedizzole e Toscolano Maderno firmano un nuovo Patto di Collaborazione per prendersi cura delle persone rimaste isolate a causa dell’emergenza Coronavirus.

L’iniziativa si chiama “Un caffè al telefono” ed è l’oggetto di due nuovi Patti di Collaborazione per l’Amministrazione Condivisa del bene comune, sottoscritti dai cittadini e dalle amministrazioni di Bedizzole e Toscolano Maderno.

I giorni di emergenza che stiamo vivendo sono segnati dalla distanza, che modifica e complica le relazioni amicali e familiari e che, per le persone anziane o più fragili, si traduce nel completo isolamento. Il contatto con gli altri, finora dato quasi per scontato, emerge oggi come grande bisogno delle comunità, capace di impattare in modo considerevole sulla qualità della nostra vita: la relazione con gli altri è ciò che ci permette di restare in equilibrio, soprattutto in questa situazione difficile; di condividere esperienze, conoscenze ed energie; di chiedere e ricevere aiuto quando ne abbiamo bisogno.

Da questa riflessione è nata l’idea di dare tutela alle relazioni ai tempi del coronavirus, ancora una volta attraverso un Patto di Collaborazione per l’Amministrazione Condivisa, strumento che consente ai cittadini e alla pubblica amministrazione di lavorare fianco a fianco e sullo stesso piano. L’idea è stata promossa dal progetto Legami Leali nelle comunità di Bedizzole e Toscolano Maderno, che hanno già adottato un “Regolamento per la cura dei Beni Comuni” (a Toscolano Maderno per la cura dei beni comuni, leggi qui, e a Bedizzole per la cira deiu rapporti di vicinato, leggi qui)e hanno già sperimentato, nel corso dello scorso anno, un percorso di amministrazione condivisa.

 

La sollecitazione è stata caldamente accolta in entrambi i comuni: lo scorso martedì 22 aprile entrambe le amministrazioni hanno deliberato l’adesione al Patto e la firma collettiva ha già interessato 11 volontari a Bedizzole e 10 volontari e la Protezione civile a Toscolano.

Oggetto di entrambi i patti è un servizio quotidiano di telefonata di prossimità in favore di quanti stanno trascorrendo la quarantena in solitudine: chi decide di aderire riceverà ogni giorno una telefonata da un volontario o una volontaria, della durata di una decina di minuti: il tempo di una chiacchierata davanti a un caffè. I volontari, formati e coordinati dagli operatori di Legami Leali, sono già alle prese con le prime telefonate: il loro compito è fare conversazione, ma soprattutto ascoltare chi sta dall’altra parte della cornetta; le amministrazioni, dal canto loro, promuovono la conoscenza del servizio del territorio e si impegnano a rispondere agli eventuali ulteriori bisogni che dovessero pervenire dalle persone che aderiscono al servizio.

Per richiedere la propria telefonata quotidiana è sufficiente telefonare al numero 346.1108340 se si è residenti a Toscolano; per chi abita a Bedizzole è possibile chiamare il numero 349.5312611 oppure mandare un messaggio al servizio di comunicazione Whatsapp 340.9460070, specificando “attivazione un caffè al telefono”, nome e cognome.

Questa esperienza collettiva nata in corso di pandemia getta nuova luce sull’importanza di costruire reti e stringere alleanze: non solo tra cittadini, ma anche – e soprattutto – tra cittadini ed amministratori. L’amministrazione condivisa, che consente la collaborazione paritaria tra cittadini e amministrazioni, può e deve essere strumento di queste alleanze, perché possano mettere a frutto le energie dei cittadini oggi, e perché possano rafforzarsi e persistere anche quando i tempi saranno migliori.

 

 

Legami Leali è un progetto di welfare comunitario, avviato nel territorio del Garda bresciano allo scopo di recuperare regole, opportunità, relazioni e responsabilità all’interno della comunità. Il progetto, co – finanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del programma Welfare in Azione, è capofilato dall’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale e partecipato da otto cooperative sociali (La Sorgente s.c.s. Onlus; La Nuvola nel Sacco s.c.s. Onlus; Area s.c.s. Onlus; Tempo Libero s.c.s. Onlus; Il Calabrone s.c.s. Onlus; La Vela s.c.s. Onlus) e dai due consorzi di cooperative sociali Tenda e Laghi. Il progetto promuove attività di sensibilizzazione della comunità e delle scuole sul tema della legalità, azioni di riutilizzo di immobili confiscati alla criminalità organizzata e beni comuni, percorsi di accompagnamento di minori e giovani adulti seguiti dai servizi sociali o a rischio di esclusione sociale, attraverso processi partecipati di cittadinanza attiva e di cura del territorio.

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