Depuratore, Più Europa: “Basta localismi, intervenga il Governo”

LAGO DI GARDA - Più Europa annuncia interrogazione parlamentare al Ministero dell’Ambiente sulla questione depurazione. Si chiede al Governo di intervenire per superare “interessi localisti e adottare misure sostitutive, anche commissariali, che consentano di realizzare le opere necessarie sul fiume Chiese".

Ecco il comunicato di Più Europa Brescia, firmato da Ermanno Benedetti, Pietro Taylor e Cristina Bagnoli.

«Lo spettacolo che la politica bresciana sta offrendo nel dibattito sulla collocazione dei depuratori per la riviera gardesana è di una tristezza infinita.

E’ l’ennesimo segnale di come la politica stia abdicando alle proprie funzioni decidendo deliberatamente di essere schiava di qualsiasi interesse localista e populista. L’assioma su cui si apprestano a votare presso il Consiglio Provinciale è quello più assurdamente contrario alla realizzazione di qualsiasi grande opera, un omaggio al localismo più sfrenato: “ognuno si depuri l’acqua a casa propria”.

Tutti sanno che un depuratore non può scaricare in un lago, ma debba farlo in un corso d’acqua fluente; e allora inventano ipocritamente l’idea di localizzare l’impianto a Lonato del Garda che, nonostante il nome, ha notoriamente una costa di 300 metri, ma soltanto per ossequiare un principio, pur sapendo che il depuratore scaricherebbe ancora nel fiume Chiese.

Una soluzione “politica” ad un problema tecnico, che però si aggravia, perché allontanerebbe i tempi di dismissione delle condotte sub-lacuali, vera emergenza ad orologeria per la salute del lago.

Noi, membri del gruppo +Europa Brescia, abbiamo interessato del tema il deputato Riccardo Magi, e preannunciamo la presentazione di un’interrogazione parlamentare per il Ministero dell’Ambiente, per chiedere al governo nazionale quali provvedimenti intende assumere per contrastare questi tentativi pasticciati di imporre una sorta di “sovranismo idrico”.

Chiediamo che si adottino misure sostitutive, anche commissariali, che consentano di realizzare le opere necessarie a garantire una corretta depurazione dei reflui domestici non solo gardesani ma anche valsabbini e dei comuni dell’asta del Chiese, in primo luogo per tutelare le condizioni ecologiche ed ambientali del bacino d’acqua dolce più rilevante d’Italia.

Lo schema del progetto di Acque Bresciane per la depurazione del Garda Bresciano, con i depuratori (D) di Gavardo e Montichiari.

 

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