Piano Vaccinale in Lombardia: “170.000 dosi al giorno e chiusura entro giugno”

Piano vaccinale anti-Covid di massa, individuazione di centri per le somministrazioni, previsione di effettuare 170mila dosi al giorno e completare il programma entro giugno. Con il proposito di coprire 6.6 milioni di lombardi: questi gli obiettivi illustrati da Regione Lombardia.

Le linee del piano vaccinale sono state presentate dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti e dall’assessore al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni. Sono intervenuti  insieme a Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinazioni anti-Covid e a Giovanni Pavesi, direttore generale della DG Welfare.

Piano vaccinale anti covidPiano vaccinale anti-Covid, conclusione entro giugno

“Con la delibera approvata in Giunta per i centri massivi  proseguiamo nella direzione intrapresa la scorsa settimana. Questo,  in coerenza con il nostro ‘modello misto’ e nel rispetto delle linee guida nazionali. L’obiettivo è concludere entro giugno la campagna vaccinale, compatibilmente con l’arrivo delle dosi necessarie dei vaccini”.

Così Letizia Moratti che ha inoltre precisato che per ‘modello misto’ si intendono strutture ospedaliere, Rsa e mondo della sanità.

Centri vaccinali

“Abbiamo individuato – ha aggiunto la vicepresidente – d’intesa con le Ats e i Comuni, i centri vaccinali necessari al completamento della vaccinazione massiva entro il mese di giugno coinvolgendo 6,6 milioni di cittadini”.

 

Piano vaccinale anti-Covid, le fasi

Tre le fasi individuate per le vaccinazioni. La Fase 1 è per gli operatori sanitari e ospiti Rsa. La Fase 1 Bis riguarda invece: rete sanitaria extra-ospedaliera, rete territoriale, sistema. Comprese inoltre le rimanenti professioni sanitarie. La Fase 1 Ter infine riguarda gli ultra ottantenni.

Tabella di marcia, 170.000 vaccinazioni al giorno

“Per completare le vaccinazioni entro il mese di giugno – ha aggiunto – è necessario garantire circa 170.000 vaccinazioni al giorno”.

“I centri vaccinali massivi individuati – ha aggiunto Letizia Moratti – garantiscono una capacità di circa 140.000 somministrazioni al giorno. Alla capacità dei centri massivi si aggiungono circa 30.000 somministrazioni giornaliere. Queste sono  garantite dalle strutture sanitarie private cioè ospedali e ambulatori e dal canale distribuito ossia Mmg, farmacie, somministrazioni domiciliari ed infine le aziende”.

Piano vaccinale anti covidAccordo con Poste Italiane

La vicepresidente Moratti ha infine illustrato l’accordo gratuito con Poste Italiane. L’azienda postale mette infatti a disposizione la sua piattaforma gratuitamente. Peraltro è la stessa già  utilizzata in altre regioni, per rafforzare le adesioni e le prenotazioni dei vaccini. I cittadini possono accedere da tutti i punti offerti da Poste italiane (portale, call center, uffici postali, portalettere) e scegliere tra quattro date possibili.

“La scelta di Poste è scelta strutturale – ha chiarito la vicepresidente – e sarà operativa fra 3 settimane”.

Piano vaccinale anti-Covid, Protezione civile protagonista

Anche la Protezione civile lombarda è in campo per contribuire alla campagna del Piano vaccinale anti-Covid.

“Lunedì 1° marzo – ha detto  Pietro Foroni – ho visitato i centri vaccinali di Esine, Iseo, Chiuduno e Spirano per portare ai molti volontari della Protezione civile il nostro saluto e il nostro grazie. Sono uomini e donne che svolgono un servizio fondamentale a livello logistico e organizzativo. Finito il loro turno di lavoro si mettono a disposizione per sistemare i locali e predisporli ad
accogliere le persone, aiutando in particolare gli anziani o coloro che hanno delle difficoltà. Ho avuto il piacere di sentire i molti ringraziamenti che le persone rivolgevano loro”.

Passione, dedizione e organizzazionePiano vaccinale anti covid

“In questi quattro hub – ha aggiunto – ho toccato con mano una grandissima passione, dedizione e organizzazione che deve rendere onore a tutto il sistema e a tutta la popolazione. Ci sono, infatti,  persone motivate, un ambiente organizzato e compiti ben definiti. Troppo spesso ci si sofferma su quello che non va andando a cercare soluzioni anche all’estero. Certamente ci sono state situazioni di difficoltà ma non mancano – ha sottolineato – esempi di grande virtuosità”.

Elasticità e adattamento ai territori

Secondo l’assessore la grande potenzialità del Piano vaccinale anti-Covid presentato è la “sua grande elasticità”.

“Un’elasticità – ha spiegato – pronta a conformarsi alle esigenze e situazioni che dovessero emergere dai territori. I centri vaccinali di massa non saranno gli unici sul territorio. Agli hub, infatti, si affiancheranno tanti centri minori, perché la Lombardia è grandissima e territorialmente molto varia. Un’elasticità, secondo la visione che è tipica della Protezione civile, che ci consente di non considerare i centri vaccinali di massa a ‘numero chiuso’ “.

“Siamo pronti  – ha precisato – ad adattarli ai territori che, in questo modo, con l’arrivo più importante e determinante dei vaccini, potranno essere organizzati in modo ottimale”.

Volontari, la nostra potenzialità

“Per queste ragioni  rinnovo il ringraziamento ai volontari di Protezione civile e dei soccorsi per il lavoro che stanno svolgendo, interagendo reciprocamente e positivamente. Ricordo ancora – ha concluso Foroni – la grande operazione congiunta che ha consentito di superare l’isolamento di Parzanica, in  provincia di Bergamo. In quell’occasione  si è riusciti ad accompagnare i medici a vaccinare le persone isolate. Una documentazione concreta delle nostre potenzialità. Protagonismo che, per noi, significa non fermarsi ai soli problemi, ma vedere il positivo per trovare soluzioni ottimali”.

 

 

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