Riapre al pubblico palazzo Bettoni, villa di delizia

GARGNANO - Sono ripartite le visite guidate a Villa Bettoni. La famiglia Bettoni, che tuttora vi risiede, apre le porte della storica residenza di Bogliaco, un palazzo che lascia a bocca aperta.

È possibile visitare i giardini monumentali e gli interni del palazzo. Potrete ammirarne gli arredi originali e le splendide collezioni d’arte, scoprirne la storia pubblica e privata, spesso accompagnati da membri della famiglia.

Si prenota online e si partecipa in totale sicurezza alla visita guidata della villa e dei giardini, tra architettura, storia e cultura alla scoperta del gioiello del lago di Garda. Il palazzo apre tutti i venerdì, sabato e domenica; gruppi a numero chiuso.

Per prenotare: www.villabettoni.it

L’interno di Palazzo Bettoni.

 

Villa Bettoni così come possiamo ammirarla oggi risulta dall’ampliamento del precedente palazzetto seicentesco e si deve all’opera degli architetti Adriano Cristofoli prima e Antonio Marchetti poi.

Del palazzetto originario è rimasta, tra le altre cose, l’imponente sala da pranzo, arricchita dalle tele di Francesco Campo.

Dei sedici fratelli Bettoni committenti fu principalmente Carlo, l’ingegnere agrario, ad occuparsi della fabbrica del palazzo, ciò che si riflette nella biblioteca, da lui ispirata e ricca di apparecchi scientifici.

Al corpo dell’edificio fa riscontro, al di là della strada, lo spettacolare giardino all’italiana, contraddistinto d’aiuole, una grande esedra ed un ninfeo. Alle spalle del giardino si trovano alcune limonaie ed il parco.

Il giardino all’italiana di Palazzo Bettoni.

Considerato già nel Settecento per la sua grandiosità e magnificenza come «la più bella cosa di tutta la Lombardia», il giardino prospettico ha mantenuto inalterato nel tempo il suo impianto originario, entrando nel novero dei più importanti parchi storici europei.

Altrettanto suggestivo il palazzo. La famiglia Bettoni decise di stabilirsi a Bogliaco nella seconda metà del Settecento. Nel giugno del 1753 il conte Carlo Bettoni esprimeva l’esigenza di fissare la propria dimora in un luogo che potesse rappresentare il prestigio raggiunto e gli onori del titolo comitale ottenuto nel 1751 dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria con queste parole: «Qui in villa possiamo distinguerci con un luogo, che non si troverebbe il simile riguardo a tutte le sue qualità unite in tutto lo Stato Veneto, e pochi se ne troverebbero anche in tutta la Lombardia».

La facciata del palazzo che guarda sulla statale Gardesana.

 

Tutte le info qui: www.villabettoni.it

 

 

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