Emergono nuovi dettagli nella drammatica vicenda del naufragio di quattro turisti austriaci, tra cui un bambino di 4 anni (qui la cronaca del drammatico incidente; qui la testimonianza del comandante della Guardia Costiera).
Secondo quanto riportato da Stefano Joppi sul quotidiano L’Arena «il tasso alcolemico elevato, ben al di sopra dei limiti di legge, potrebbe essere la causa che ha portato nel primo pomeriggio di mercoledì all’inabissamento del motoscafo e al salvataggio dei quattro naufraghi austriaci (tra cui un bambino piccolo) a quattro chilometri da Lazise, da parte della Guardia Costiera di Salò».
Va innanzi tutto detto che la vicenda ha avuto un lieto fine grazie all’efficacia del sistema di soccorsi, che ha visto partecipare, coordinate dalla Guardia Costiera, tutte le unità disponibili: Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Carabinieri e 118. Tutti si sono prodigati per trovare i quattro naufraghi, tre adulti tra i 39 e i 41 anni e un bambino piccolo, il prima possibile. I quattro diportisti rimasti in acqua per più di mezz’ora, aggrappati ai sedili del motoscafo e salvati quando ormai erano allo stremo delle forze, stanno tutti bene.
La vicenda presenta però ancora degli aspetti da chiarire. Se ne sta occupando la Squadra acque interne della Polizia di Stato di stanza a Peschiera del Garda, che sta svolgendo le indagini del caso.
Altri elementi per fare chiarezza sull’accaduto potranno giungere dall’ispezione del motoscafo affondato, un 747 Frauscher, che la comitiva di austriaci aveva noleggiato presso una nautica della sponda bresciana del lago.
Il motoscafo è stato individuato a 57 metri di profondità del Nucleo nautico e subacqueo dei Volontari del Garda.
Non si esclude che le cause dell’affondamento possano essere ricondotte all’imprudenza del conducente del motoscafo. All’uomo, in possesso di patente nautica, la Polizia nautica ha già notificato una sanzione amministrativa di circa settemila euro.
I commenti sono chiusi.