Depurazione, la Provincia: “La soluzione Esenta rispetta tutti i parametri”

LAGO DI GARDA - Il presidente Alghisi e il consigliere con delega al ciclo idrico Sarnico al ministro Cingolani: "Nessun interesse di parte. La nuova soluzione proposta dal Gestore rispetta tutti i parametri e gli indirizzi del deliberato consiliare".

Nelle ore che precedono la Cabina di regia convocata dal Ministero dell’Ambiente sul tema depurazione, anche la Provincia scrive a Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica.

Scrivono il presidente Samuele Alghisi e il  Consigliere delegato ciclo idrico Giovanni Battista Sarnico: «Vista la lettera a firma la lettera a firma del Ministro Mariastella Gelmini, in qualità di Presidente della Comunità del Garda, del dott.re Giovanni Dal Cero, Presidente ATS Garda Ambiente e del dott.re Roberto Tardani, Sindaco del Comune di Lonato del Garda, protocollo n. 15615, avente per oggetto “Riqualificazione del sistema di depurazione e collettazione delle acque del Garda” (la puoi leggere qui)

richiamata

la delibera del Consiglio provinciale n. 8 del 30 novembre 2020 avente per oggetto “mozione in ordine all’aggiornamento delle linee di indirizzo del 2020 per l’azienda speciale provinciale della Provincia di Brescia ufficio d’ambito di Brescia”,

la delibera del Consiglio provinciale del 29 marzo 2021 avente per oggetto “Approvazione del Piano Programma delle Attività per l’anno 2021 e del Bilancio di Previsione pluriennale periodo 2021-2023 dell’Azienda Speciale “Ufficio d’Ambito di Brescia”, che ha richiamato l’indirizzo strategico approvato al punto precedente”

si dichiara

che le Istituzioni locali si sono espresse a seguito di un rigoroso percorso nelle sedi collegiali preposte Consiglio Provinciale, Commissione ciclo idrico, oltre al confronto con i territori che hanno coinvolto Enti territoriali, tecnici, associazioni di categoria ed ambientaliste, espressi nel solo interesse del territorio e non con “un interesse di parte” come indicato nella lettera in oggetto.

Si sottolinea – concludono Alghisi e Sarnico – che tali affermazioni sono prive di ogni fondamento perché la nuova soluzione proposta dal Gestore rispetta tutti i parametri e gli indirizzi del deliberato consiliare; pertanto non si capisce quale siano gli interessi di parte sono solo quelli dei firmatari».

 

I commenti sono chiusi.