Da lunedì Veneto in zona bianca: ecco le regole

VENETO - Da lunedì 7 giugno passano in zona bianca, quella con le minori restrizioni anti Covid, anche Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Il resto dell'Italia rimane in giallo.

l ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia del 4 giugno 2021, ha firmato una nuova ordinanza (la puoi leggere qui), che entrerà in vigore da lunedì 7 giugno, che dispone il passaggio delle Regioni Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto in area bianca.

Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dal 7 giugno 2021 è la seguente:

  • area rossa: (nessuna Regione e Provincia autonoma)
  • area arancione: (nessuna Regione e Provincia Autonoma)
  • area gialla: Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Puglia, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta
  • area bianca: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Sardegna, Umbria, Veneto

Ecco le nuove regole, a partire da lunedì, per le regioni bianche:

  • Sparisce il coprifuoco all’interno della Regione, di conseguenza i locali potranno essere frequentati senza più tenere conto di limitazioni orarie;
  • Se ci si sposta da una Regione in zona bianca ad una in zona gialla, si dovrà tenere conto che nella seconda è presente il coprifuoco fino al 21 giugno;
  • Le visite a parenti ed amici residenti in zona bianca non subiscono limitazioni;
  • Le mascherine devono essere indossate sia all’aperto sia al chiuso in luoghi diversi dalla propria abitazione;
  • In zona bianca non è più obbligatorio il limite di quattro persone sedute a tavola in locali di ristorazione;
  • La consumazione al banco è consentita mantenendo la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti;

In linea generale, riprenderanno tutte le attività economiche rispettando gli obblighi di indossare la mascherina e mantenendo le distanze interpersonali.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza.

 

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