L’ibis eremita fa sosta sulla statale Arco-Riva

ALTO GARDA - Vederlo è cosa rara. E' capito lungo la strada tra Riva ed Arco, dove un ibis eremita è stato fotografato mentre si prendeva un pausa, appollaiato su un cartello stradale. 

Chi ha postato la foto sui social ha già avvisato dell’avvistamento il Parco Natura Viva di Bussolengo, unico partner italiano del progetto di tutela dell’ibis eremita, cofinanziato dall’Unione Europea (tutte le info a questo link).

L’ibis eremita (Geronticus eremita) è classificato come “criticamente minacciato” nella lista rossa della IUCN. La sua popolazione selvatica ha subito un progressivo declino nel corso dei secoli, anche per cause naturali. In epoca più recente, tuttavia, la popolazione ha subito un declino che sembra essere il risultato della combinazione di diversi fattori, con diverse minacce che incombono sulle diverse popolazioni. Dagli inizi del XX Secolo l’ibis eremita è diffuso in due popolazioni disgiunte: la popolazione occidentale in Marocco e la popolazione orientale in Siria e Turchia.

In Europa centrale l’ibis eremita era presente fino al XVII Secolo, prima che si estinguesse del tutto a causa della pressione venatoria.

Ora ci sono diverse decine di esemplari di ibis eremita tornati nel Vecchio Continente, dopo seicento anni dalla scomparsa, grazie ai progetti di reintroduzione e di ripopolamento. Sono stati allevati e poi addestrati a migrare, accompagnandoli in deltaplano a motore dalla Baviera, dove nidificano, e Orbetello, dove svernano.

Ibis eremita.

 

 

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