I “lunghi musi” di Gabriele d’Annunzio

In un libro dettagliatissimo tutto, ma proprio tutto, sulla passione del poeta per i levrieri, in particolare per i borzoi e i greyhound. Il volume, a cura di Sonia Ragno e Angelo Lodovico Anselmi, ricostruisce minuziosamente il rapporto tra il Vate e i suoi cani.

La passione di d’Annunzio per i levrieri, e per tutto ciò che li riguarda, lo accompagna per tutto l’arco della sua vita.

Tuttavia, è un argomento che non è mai stato approfondito. L’obiettivo del volume è colmare questa lacuna: attraverso una meticolosa ricerca sono stati raccolti innumerevoli documenti che raccontano il rapporto tra il Vate e i suoi cani, da articoli di giornali dell’epoca a lettere scritte di suo pugno che testimoniano il suo forte coinvolgimento nell’ambiente cinofilo.

Particolare attenzione è prestata all’attività di coursing, alla metodologia di allevamento e al rapporto creato con altre persone inserito nell’ambito levrieristico, una su tutti: Natalia de Goloubeff.

Attraverso lettere e documenti storici, il libro curato di Sonia Ragno e Angelo Lodovico Anselmi espone efficacemente tutto ciò che lega d’Annunzio al mondo cinofilo: la sua passione per questi animali; la dedizione con cui li allevava e allenava; il suo coinvolgimento nell’ambiente del coursing; le amicizie e gli amori nati attorno a questo interesse e condiviso da altre persone, soprattutto membri della buona società francese.

Tutti gli avvenimenti sono esposti in ordine cronologico, con approfondimenti sul periodo della Capponcina e sul periodo di francese, mentre gli anni della guerra non sono trattati in quanto, per ovvi motivi, non era in grado di dedicare tempo ai suoi amati cani; il tutto arricchito con foto d’epoca e documenti autografi.

 

 

Dal “Kansas City Sun” del 11 luglio 1914

Poet a Dog lover – Il poeta amante dei cani

Gabriele d’Annunzio, il poeta e drammaturgo italiano, dice: «Il libro che sto scrivendo ora che sarà pubblicato a novembre parla dei levrieri, i cani che amo così tanto. Lo intitolerò “Vita dei cani illustri”. Tutta la mia vita è stata intrecciata con la vita dei miei levrieri. L’immaginazione si affida al levriero come ad un genio benevolo. Ho rilevato la loro strana visione soprannaturale nella loro inspiegabile resilienza e nell’agitazione in certi momenti della giornata e in particolari luoghi. Ho vissuto con loro così tanto che mi sembra di aver capito le loro conversazioni e le loro piccole astuzie».

I libro (formato 18×26, 264 pagg. a colori, copertina morbida), è edito da M-House Editrice ([email protected]).

 

 

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