Dante Alighieri e Bob Dylan: il passato è nel presente

SALO' - Occasioni dantesche nel Salòtto della cultura. Tre incontri per mettere la poesia dantesca, in particolare la Commedia, a confronto con l’arte e la cultura della contemporaneità.

L’Ateneo di Salò, con il patrocinio del Comune di Salò e con la collaborazione della Biblioteca Civica, ricorrendo il VII centenario della morte di Dante, intende contribuire alle celebrazioni della ricorrenza offrendo alcune occasioni di incontro e di riflessione che mettano la poesia dantesca, in particolare la Commedia, a confronto con l’arte e la cultura della contemporaneità.

Gli incontri, aperti al pubblico nel rispetto delle norme sanitarie vigenti (la partecipazione richiede il green pass e sarà possibile fino all’esaurimento dei posti disponibili), si terranno presso la Biblioteca civica di Salò, Via Marco Leonesio, 4 – con inizio alle ore 17.30.

Gli incontri potranno essere seguiti in diretta on line sui canali dell’Accademia:

 

PROGRAMMA

Venerdì 19 novembre: DANTE E DYLAN: IL PASSATO È NEL PRESENTE.

Conversazione su vere e presunte influenze dantesche nell’opera del cantautore americano Bob Dylan, con specifico riferimento alle immagini della produzione remota e recente.

Relatore Roberto Gasparini.

 

Venerdì 3 dicembre: TRA LITI SÍ LONTANI: DANTE E LA MUSICA ROCK IN ITALIA DAL 1970 AD OGGI.

È possibile pensare di poter interpretare, tradurre, restituire la Commedia dantesca in un linguaggio così diverso e lontano come quello della musica rock e accostare tra loro “lidi sì lontani”? Dal 1970 ad oggi, per rimanere in Italia, ben quaranta gruppi, un po’ per sfida un po’ per incoscienza, vi si sono cimentati, dando vita ad una produzione artistica curiosa e interessante.

Relatore Fabrizio Galvagni, autore del volume Tra liti sì lontani, a cura di CBS Vobarno, Edizioni Valle Sabbia.

 

Venerdì 10 dicembre: L’INFERNO DI DANTE RISCRITTO IN MILANESE DA CARLO PORTA.

La prima traduzione del poema di Dante in un dialetto italiano si deve a Carlo Porta. La ricreazione dialettale dell’Inferno in versi milanesi, sospesa tra emulazione e parodia, tra slancio verso il sublime e controcanto comico-realistico, produce un testo originale, interessante e godibile: «Porta si avvicina a Dante come un monello, ma con rispetto, l’idea era potremmo dire di fare i baffi alla Gioconda».

Pietro Gibellini e Massimo Migliorati hanno raccolto i versi dell’Inferno, sparsi qua e là nella produzione portiana, e li hanno ordinati, riprodotti e commentati in un volume edito da Interlinea.

Relatori Pietro Gibellini e Massimo Migliorati.

 

 

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