Riva, polo 0-6 anni al rione Due Giugno: c’è il bando

RIVA DEL GARDA - L’Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti (Apac) ha pubblicato il bando di gara telematica per l’affidamento dei lavori di rinnovo del polo 0-6 anni al rione Due Giugno.

La procedura, svolta su delega del Comune di Riva del Garda che promuove l’intervento, prevede una procedura aperta sopra soglia comunitaria con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa per un importo complessivo a base di gara di 6.074.467,72 euro. L’opera è finanziata con fondi del Pnrr del Trentino, per il potenziamento dei servizi all’istruzione prevista dalla missione 4 “Istruzione e ricerca del piano”.

Il costo complessivo dell’opera è previsto in 7.997.000 euro, di cui oltre 6 milioni per lavori a base d’asta e 1.919.436,60 euro per somme a disposizione dell’amministrazione (di cui 270.000 euro di spese tecniche di progettazione comprensive di Cnaia e Iva). Con questo progetto l’amministrazione comunale di Riva del Garda ha deciso di riqualificare la struttura dedicata ai servizi per la prima infanzia del rione Due Giugno, composta dalla scuola dell’infanzia a tre sezioni e dal nido comunale Lago Blu per 66 bambini. Due strutture per l’infanzia, disposte su un livello, racchiuse da un grande spazio verde a uso esclusivo, con accessi separati ma che condividono lo spazio di cucina.

L’amministrazione ha optato per un intervento di demolizione e ricostruzione, puntando così a realizzare un servizio innovativo dal punto di vista sia pedagogico sia funzionale, contribuendo alla rigenerazione del quartiere con un centro di riferimento per le famiglie con bambini nella fascia 0-6 anni. Inoltre è stata aumentata la capienza del servizio di nido con 12 nuovi posti, in risposta alla crescente domanda, con un incremento dell’offerta di circa il 10% in riferimento ai posti disponibili su tutto territorio comunale. Il progetto vanta in particolare alti valori in tema di bioedilizia e ecosostenibilità, rispettando i protocolli Nzeb (edifici a consumo energetico quasi nullo), Dnsh (principi di non arrecare danno significativo all’ambiente) e Cam (criteri minimi ambientali).

Abbiamo fatto le corse per riuscire a rispettare le scadenze imposte dal Pnrr -commenta l’assessore ai lavori pubblici Pietro Matteotti- e la soddisfazione è davvero grande. Un doveroso grazie va ai nostri uffici tecnici e a quelli della Provincia perché, davvero, i tempi imposti dal Pnrr erano molto stringenti e hanno richiesto un super lavoro. Come amministrazione impegniamo una cifra consistente, ma riusciamo a beneficiare del Pnrr per 5 milioni e mezzo di euro, e soprattutto realizziamo per la nostra comunità un polo innovativo 0-6 anni, secondo le tendenze più recenti, sicuro dal punto di vista sismico e all’avanguardia in tema ambientale, oltre che di qualità architettonica tale da contribuire alla valorizzazione del quartiere”.

“La Provincia autonoma di Trento svolge la sua funzione di stazione appaltante in supporto ai Comuni trentini -spiega il presidente della Provincia Maurizio Fugatti- per dare attuazione agli investimenti pubblici e in questo caso di quelli previsti grazie alle risorse del Pnrr. Progetti mirati a dare risposte alle comunità di riferimento. Nel caso particolare, l’intervento riguarda i servizi all’infanzia, che sono un aspetto sul quale il Trentino punta con convinzione”.

 

 

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