Siccità, Gelmini: “Si tenga conto anche dell’uso idropotabile e turistico dell’acqua”

LAGO DI GARDA - La presidente della Comunità del Garda chiede che il Commissario ad hoc per l'emergenza idrica tenga conto non solo dell'uso agricolo delle acque del Garda e che si interfacci con il territorio.

La presidente della Comunità del Garda e vicesegretario di Azione Mariastella Gelmini  interviene sulla decisione del  Governo, che ha annunciato un decreto legge sull’emergenza siccità che prevederà un commissario ad hoc, una cabina di regia fra i ministri interessati e semplificazioni delle procedure per gli interventi necessari (ne abbiamo scritto qui)

«Bene le decisioni del Consiglio dei Ministri – dice Gelmini – in merito a questa situazione che desta preoccupazione a tanti operatori e imprenditori agricoli. Tuttavia rimarco che , per quanto concerne il Garda, 50 Km cubici di acqua dolce, 40 % della risorsa disponibile italiana, deve essere preso in considerazione anche l’uso idropotabile e quello turistico».

Continua la presidente della Comunità del Garda: «Quindi un Commissario che si interfacci con gli enti locali e con la Comunità del Garda che per disposizioni normative rappresenta gli interessi dei Comuni rivieraschi. In concreto nell’immediato bisogna confidare solo nella pioggia onde invasare e aumentare il livello. Nel medio/lungo periodo sono necessari tre interventi strutturali: razionalizzare il sistema irriguo con risparmio di acqua e irrigazione a goccia; colture meno idrovore e bisognose di acqua; creazione di bacini di accumulo. In ogni caso l’imperativo categorico sarà sempre più quello di risparmiare e non sprecare acqua».

Mariastella Gelmini.

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