“Elogio al limite” porta un drago alle porte di Garda Uno

PADENGHE - Quando i mobili abbandonati si fanno arte: un’installazione a Padenghe per riflettere sui nostri stili di vita. L’impegno di Garda Uno, del Comune e di Cauto. Progetti di formazione nelle scuole.

È possibile che dei vecchi mobili, abbandonati per anni in soffitta, diventino un’opera d’arte? La risposta è sì. Soprattutto se chi ha creato questa installazione – l’artista Nicolas Vavassori – vuole veicolare un messaggio preciso. E cioè che il limite, nel rapporto tra Uomo e Ambiente, è stato superato.

Con la sua installazione, che prende forma in questi giorni a Padenghe, l’artista vuol farci riflettere sui nostri stili di vita. Molte case, infatti, sono piene di oggetti acquistati, gettati via o portati in discarica. Ma anche dimenticati in soffitta, come letti, armadi, cassettoni. Ed è partire da questi mobili in legno – effettivamente abbandonati in diverse soffitte – che l’artista ha creato un’installazione che prende il nome de “Il drago nel salotto”. Si immagina che gli stessi mobili, stanchi di essere portati via e dimenticati tra la polvere, riprendano vita e si trasformino in un essere magico, come un drago nel salotto.

L’installazione di Padenghe, che sarà visibile fino ad ottobre, fa parte di una mostra diffusa che si chiama “Elogio del Limite” (ne abbiamo scritto qui). Un esempio di Land art che mette al centro il concetto di consapevolezza ecologica. Si tratta di un passaggio quasi obbligato in un mondo, quello attuale, che ha bisogno di ridurre il consumo di materie prime e incentivare, al contrario, il riutilizzo degli oggetti. E il ridare loro una seconda vita.

Un concetto, quest’ultimo, che è al centro delle sei “Isole del riuso” presenti nei Centri di Raccolta di Garda Uno (5.185 gli oggetti recuperati nel 2022) e che il consorzio di cooperative Cauto porta nel suo Dna da decenni (negozi Spigolandia).

L’economia circolare ci ricorda ogni giorno che i rifiuti possono essere una risorsa. Molte filiere (plastica, vetro, carta, metalli) dipendono in tutto dai rifiuti selezionati tramite la raccolta differenziata. Ora abbiamo un’installazione di Land Art di Padenghe che ci mostra come i rifiuti – spiega Massimo Pedercini, direttore Igiene Urbana di Garda Uno – possano diventare altro, in questo caso un’opera d’arte. Capace di farci riflettere su come i nostri stili di vita e i nostri consumi, eccessivi e sbagliati, siano la principale causa dell’impoverimento del pianeta e del conseguente cambiamento climatico”.

Garda Uno, Comune di Padenghe e Cauto sono – non a caso – partner di questa mostra diffusa che, a sua volta, rientra all’interno di un più vasto progetto chiamato Life SalvaGuARDiA, ossia la campagna di empowerment ambientale che mira a tutelare il lago di Garda.

Il drago nel salotto

  • Materiali: mobili, pallet
  • Luogo: Padenghe, via Italo Barbieri (di fronte al Comune)
  • Artista: Nicolas Vavassori
  • Periodo: aprile-ottobre 2023
  • Tecnica: Land art
  • Progetto: Elogio del limite

Il Comune di Padenghe e l’impegno nelle scuole

La sostenibilità è una cultura che si costruisce formando le generazioni di domani. Ed è per questo che la scuola Primaria di Padenghe ha deciso di aderire ai progetti di formazione ambientale proposti da Cauto. In particolare, nel mese di marzo, le classi prime, seconde e terze hanno aderito al progetto RIFIUTI ZERO, mentre quarte e quinte hanno seguito il progetto ALT CO2.

Rifiuti Zero: si tratta di un percorso per scoprire di che materiali sono fatti i rifiuti, come funziona la filiera del riciclo e i loro possibili utilizzi. E perché è importante fare bene la raccolta differenziata. Educare i ragazzi alla sostenibilità permette di far arrivare il messaggio anche alle famiglie.

Alt CO2: si lavora su un percorso formativo di cittadinanza attiva, favorendo la consapevolezza che i comportamenti individuali sono importanti. Si fa un approfondimento sulla CO2 (come viene prodotta e quali sono le cause delle attuali concentrazioni), ma anche sul ruolo delle piante nel gioco Eco2city.

Gli studenti hanno seguito con attenzione le attività, proposte in una modalità coinvolgente. È stato molto interessante anche per noi docenti, un’ottima occasione formativa” sottolinea il corpo docente. Che aggiunge: “Ringraziamo l’amministrazione Zuliani e Cauto per l’iniziativa, a cui speriamo ne seguano tante altre”.

 

 

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