Riapre il MuSa: tutte le novità

SALO ' - Venerdì 7 aprile riapre i battenti per la sua nona stagione il MuSa, museo civico di Salò. Tra le novità la mostra di Bottarelli e la nuova sezione dedicata alle "Mummie di Salò". 

Il museo civico di Salò riapre i battenti venerdì 7 aprile (chiuderà il 7 gennaio 2024). Sarà una stagione di grandi mostre (il 27 maggio si inaugura «La passeggiata della linea» per i 40 anni della Civica Raccolta dei Disegno, con opere di 100 contemporanei), di nuovi allestimenti (in giugno aprirà la rinnovata sezione della Repubblica Sociale Italiana), di eventi per i più piccoli, ma anche di concerti e conferenze, «per aprire sempre più il museo al territorio», dicono il sindaco Giampiero Cipani e Alberto Pelizzari, presidente del cda del MuSa.

Nel 2023 il MuSa proporrà al pubblico locale e all’utenza turistica interessanti mostre temporanee, concerti, conferenze e tante occasioni di scoperta e conoscenza delle collezioni permanenti del museo. L’obiettivo è consolidare il ruolo di “museo civico” che fa del MuSa un luogo di tutela e salvaguardia del patrimonio storico e culturale di Salò e della regione gardesana, oltre che un mezzo per contribuire allo sviluppo turistico ed economico della nostra città.

La programmazione 2023 predisposta dal direttore del MuSa, la dott.ssa Lisa Cervigni, e avallata dal CdA della Fondazione Opera Pia Carità Laicale e Istituto Lodroniano, ente proprietario e gestore del MuSa presieduto da Alberto Pelizzari, proseguirà lungo la strada già tracciata nel 2022, confermando i progetti premiati dall’interesse del pubblico e potenziando i servizi educativi e didattici.

Eccole, dunque, le novità.

Un nuovo spazio per i reperti anatomici del dott. Rini

Già dal 7 aprile si potrà visitare la nuova sezione che valorizza i preparati anatomici del dottor Gian Battista Rini (1795-1856), le cosiddette «Mummie di Salò», testimonianza delle sperimentazioni sulla tecnica della pietrificazione, tesa a conferire una consistenza lapidea a corpi, singoli organi o parti anatomiche.

I preparati anatomici del Rini sono stati ricollocati al secondo piano del MuSa. L’operazione si è resa necessaria per liberare una delle due sale che saranno occupate dalla nuova sezione dedicata al periodo della Repubblica Sociale Italiana, attualmente in fase di riallestimento e prossima all’inaugurazione (ne parleremo diffusamente nel prossimo numero del notiziario comunale).

Il nuovo spazio dedicato ai reperti anatomici del Rini – collezione che rappresenta una notevole testimonianza delle sperimentazioni sulla tecnica della pietrificazione, tesa a conferire una consistenza lapidea a corpi, singoli organi o parti anatomiche attraverso l’impregnazione con minerali – si presenta ora più raccolto e compatto. La nuova collocazione è migliorativa rispetto alla precedente e la collezione risulta valorizzata.

I reperti anatomici del dottor Rini, ancora perfettamente conservati.

 

L’Omaggio a Dylan Thomas di Maurizio Bottarelli

Da venerdì 7 sarà visitabile anche la nuova mostra a cura di Anna Lisa Ghirardi «Omaggio a Dylan Thomas – Diario improbabile 1963 – 2020», personale del maestro Maurizio Bottarelli (mauriziobottarelli.it), in occasione dei suoi 80 anni, che allinea 23 opere su carta (7 Aprile- 10 Settembre 2023).

Maurizio Bottarelli è nato a Fidenza (Parma) nel 1943. Tra i più affermati e conosciuti artisti in ambito nazionale, già titolare della cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano e precedentemente in quella di Bologna, Maurizio Bottarelli conduce da sempre una costante e personale ricerca attraverso sedimentazioni culturali e stratificazioni della materia pittorica.

Il 27 maggio al MuSa si inaugurerà poi la mostra «La passeggiata della linea», in occasione dei 40 anni della Civica Raccolta dei Disegno. Saranno esposte opere di 100 protagonisti del disegno contemporaneo, da De Pisis a Fontana, da Guttuso a Schifano.

 

Avventure al Museo

Tornano gli appuntamenti mensili di Avventure al Museo, giochi e laboratori per i bambini dai 6 ai 11 anni per far scoprire, divertendo, collezioni, reperti del MuSa e la storia della città di Salò. Dato il successo dello scorso anno – sono stati oltre duecento nel 2022 i bambini coinvolti nelle attività proposte nelle giornate di sabato – il MuSa ha deciso di portare a nove gli appuntamenti per le famiglie: da aprile a dicembre uno per ogni mese di apertura. Ogni proposta, dalla durata di un’ora e mezza, prevede un numero massimo di quindici partecipanti. Durante le attività i genitori potranno decidere di visitare il museo in maniera autonoma oppure tornare alla fine delle stesse.

Si inizia dunque sabato 15 aprile ore 10.30 con “Un museo… da scoprire”. Ai bambini sarà affidata un’importante missione: scoprire i segreti di alcuni reperti del museo; per raggiungere l’obiettivo avranno a disposizione alcuni indizi: immagini, fotografie, oggetti, enigmi per arrivare alla scoperta del tesoro finale. Questa attività viene realizzata nell’ambito dell’iniziativa Disegniamo l’arte promossa dal 2014 ogni primavera da Abbonamento Musei con lo scopo di far scoprire alle famiglie i musei del territorio attraverso il disegno, il gioco e la creatività.

L’Avventura successiva è prevista sabato 27 maggio sempre alle 10.30 con “Sole, vento e pioggia… che tempo fa?”. Dopo la visita alla sezione dell’Osservatorio meteo sismico Pio Bettoni, istituto nel 1877 proprio nella torre di Santa Giustina, i bambini scopriranno il funzionamento di alcuni antichi strumenti e saranno invitati a riflettere sulle problematiche legate alle variazioni climatiche e ambientali. Infine, ciascun bambino realizzerà, nel laboratorio, un proprio bastone della pioggia utilizzando materiali di recupero.

Il costo è di 5,00 euro a bambino e include, oltre all’attività e ai materiali didattici, il biglietto di ingresso per l’accompagnatore che può decidere di visitare il museo autonomamente oppure tornare alla fine del laboratorio per ritirare il bambino. Necessaria è la prenotazione ai numeri 0365.20553 cell. 338.9336451, scrivendo alla mail info@museodisalò.it oppure recandosi direttamente alla biglietteria del museo nei giorni di apertura (fino al 31 maggio il venerdì-sabato-domenica dalle 10.00 alle 18.00)

MuSa: avventure al museo.

 

Storie segrete e il suono di Gasparo

Saranno riproposti anche altri progetti mirati alla fidelizzazione e all’attrazione di diverse fasce di pubblico, come ad esempio «Storie segrete», piccole incursioni tra teche e depositi, alla scoperta di reperti e curiosità, guidate dal direttore e dai curatori del museo.

Tornerà, con diversi appuntamenti, anche il «Suono di Gasparo», momento musicale di grande suggestione durante il quale il prezioso contrabbasso “Biondo”, realizzato da Gasparo da Salò intorno al 1590, uscirà dalla teca per essere suonato dal Maestro Giovanni Pietro Fanchini.

Il maestro Giovanni Pietro Fanchini con il contrabbasso “Biondo”.

 

1943-1945. L’ultimo fascismo. La Repubblica sociale italiana

La sezione del MuSa intitolata «1943-1945. L’ultimo fascismo. La Repubblica sociale italiana», attualmente in fase di allestimento, sarà strutturata in due ambienti.

Il primo illustra gli antefatti, ossia il periodo che va dalla caduta di Mussolini (25 luglio del 1943) al sorgere della repubblica fascista (18 settembre 1943). Vengono presentati in questo spazio i passaggi drammatici e convulsi che portano prima al voto del Gran Consiglio del fascismo sull’ordine del giorno Grandi, grazie al quale il re dimissionò il duce, poi all’annuncio di Mussolini da Radio Monaco della nascita di un nuovo Stato fascista.

Il secondo ambiente affronta invece in modo sistematico la vicenda della Repubblica sociale italiana dalla sua istituzione alla caduta. Attraverso oggetti d’epoca e ricostruzioni multimediali sono illustrati innanzitutto i caratteri del nuovo Stato repubblicano che si insedia sulle sponde del Lago di Garda: dall’esercito di leva alle milizie di volontari, dalla socializzazione alla persecuzione razziale, dai rastrellamenti dei partigiani alle stragi di “ribelli” e civili.

Un faro viene acceso poi sul calvario sofferto dagli italiani in questi seicento giorni: bombardamenti, lutti, sfollamenti, fame, mercato nero.

In chiusura, dopo la resa dei conti e le epurazioni, è presentato il lascito della RSI nella prima Repubblica: mito per il neofascismo, anti-mito per l’antifascismo.

Gli orari del MuSa

I nuovi orari di apertura al pubblico, calibrati sulla base dei dati statistici di affluenza dello scorso anno, saranno i seguenti:

  • Dal 7 aprile al 31 maggio: venerdì, sabato, domenica, 10/18

  • Dal 1° giugno al 30 settembre: dal martedì alla domenica, 10/20

  • Dal 1° al 31 ottobre: dal martedì alla domenica, 10/18

  • Dal 1° novembre al 7 gennaio: venerdì, sabato, domenica, 10/18

Le tariffe d’ingresso rimarranno invariate rispetto al 2022.

Tutte le info su www.museodisalo.it.

 

 

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