Andrea Papi ucciso dall’orsa JJ4, la conferma dalle analisi genetiche

TRENTINO - L'orsa JJ4 è un esemplare di 17 anni, che già nel 2020 aveva aggredito, sempre sul monte Peller, due persone, padre e figlio. L'ordinanza della Provincia autonoma di Trento prevede l'abbattimento.

L’orsa JJ4 è figlia di Joze e Jurka, due degli orsi trasferiti in Trentino dalla Slovenia al Trentino oltre vent’anni fa nell’ambito del progetto di ripopolamento Life Urus, oggi al centro di un vivace dibattito.

La conferma arriva dalle analisi genetiche effettuate presso la Fondazione Edmund Mach. E’ lei ad aver aggredito e ucciso il 26enne Andrea Papi, ritrovato esanime nella notte del 5-6 aprile nei boschi di Caldes, dove oggi, 12 aprile, si terranno i funerali.

L’orsa, munita di radio collare ma con batterie ormai scariche, era già nella lista nera della Provincia autonoma di Trento. E’ considerata un esemplare problematico dal 22 giugno 2020, quando aveva attaccato due persone, padre e figlio, sul monte Peller.

Probabilmente in questo periodo JJ4 ha al seguito i cuccioli e questo potrebbe averla resa più aggressiva.

Una delle ipotesi è che uno dei cuccioli dell’orsa, ormai cresciuto, abbia incrociato Andrea Papi, il quale ha usato il bastone, poi ritrovato insanguinato, per difendersi e suscitando così la reazione della madre.

 

L’ordinanza della Provincia di Trento

Procedere all’abbattimento dell’esemplare identificato” come l’autore dell’aggressione mortale al runner di 26 anni nei boschi di Caldes.

Così recita l’ordinanza contingibile e urgente (la puoi leggere qui) firmata dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Tenuto conto della situazione di “gravissimo pericolo per l’incolumità e la sicurezza pubblica, riguardante potenzialmente più comuni”, il documento prevede che il Corpo forestale trentino prosegua il monitoraggio intensivo dell’area ove si è verifica la tragedia, al fine di assicurare la massima tutela dell’incolumità e della sicurezza pubblica”, oltre che di “procedere, nel più breve tempo possibile, all’identificazione genetica dell’esemplare che si è reso protagonista dell’aggressione”.

“Eventuali esemplari catturati, indiziati di essere quello ricercato, potranno essere custoditi momentaneamente in cattività in attesa della conferma genetica della loro identità” si legge nell’ordinanza.

Seguiranno altre ordinanze per la rimozione di altri orsi problematici: MJ5 e M62: per procedere servirà il parere (non vincolante) di Ispra: “Abbiamo avuto rassicurazioni verbali sull’accoglimento anche di queste richieste” specifica il presidente.

Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

 

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