Perde tutto ma rifiuta i soldi trovati nel fango, una lezione di dignità

DESENZANO DEL GARDA - Il racconto di Rino Polloni, volontario nella Romagna alluvionata. Trova 400 euro nel fango ma la signora Franca, che ha perso tutto, non li accetta: "Non sono miei".

Racconta Rino Polloni: «Il 28 maggio scorso, decisi di partire per le zone alluvionate dell’Emilia Romagna per aiutare, come Volontario, chiunque ne avesse di bisogno poiché le immagini che arrivavano dagli organi d’informazione erano quanto mai chiare ed evidenti; serviva ogni genere di aiuto ma soprattutto serviva “manodopera”.

Dopo essermi registrato sul sito www.volontarisos.it, con mio fratello Paolo e la mia cagnolina Mila – sentite le nostre rispettive mogli per la gestione dei figli (tre io e quattro mio fratello), caricammo carriole, badili, pale e stivali sul mio Camper e partimmo in direzione Forlì poiché dal sito dei Volontarisos, avevamo visto che lì servivano tante persone per “pulizia strade e immobili”.

Il Comune di Forlì aveva dato in disponibilità il Palasport “Villa Romiti” di via Sapinia e li trovammo tantissime persone meravigliose che prestavano gratuitamente la loro opera: ad un banchetto venivano registrati i Volontari e li indirizzavano nelle vie ove c’era più richiesta di aiuto; spesso vicino al banchetto, c’erano anche persone la cui casa era stata alluvionata ed aspettavano in grazia qualcuno che li poteva aiutare a svuotare i loro beni dal fango.

Al Palasport, tanti Volontari preparavano, instancabilmente, pasti gratuiti per tutti, Volontari e/o persone che ne avevano di bisogno; c’erano anche bagni e docce calde disponibili ed aperte h24 oltre ad una stanza predisposta per la ricarica dei cellulari.

Ci trovammo davanti ad una realtà che, solo di persona si poteva percepire per quello che era realmente. Purtroppo, dopo ben 12 giorni dall’evento catastrofico, tantissime persone erano state lasciate sole. C’era un lavoro immane da fare poiché un’onda alta 5 metri di acqua e di fango, aveva seppellito il piano terra delle abitazioni, i garage, gli scantinati e tutto ciò che era al di sotto della quota della strada.

I garage e gli scantinati erano pieni di ogni cosa, non c’era corrente elettrica ed il fango (argilla) era ovunque ma soprattutto aveva intasato ogni tombino, le fognature, i canali di scolo, i piazzali ed i campi circostanti; non si sapeva più dove spalare l’acqua ed il fango che i Volontari cercavano di spingere fuori dalle abitazioni e dai garage!

Il giorno dopo era il mio compleanno ma io ero là; lo sentivo come un mio “regalo” personale alle popolazioni colpite da questo cataclisma. Adiacente ai garage di un condominio, vi erano dei locali trasformati, con un cambio di destinazione, in abitazione; un’anziana signora che ci guardava lavorare, ci raccontò che una signora che vi abitava da poco (sig.a Franca, nome di fantasia) aveva perso tutto: abitazione, mobili, ricordi. Alle due di notte, era stata evacuata in tutta fretta poiché la marea di acqua e fango stava arrivando, sommergendo tutto.

I locali ed i garage erano già stati svuotati ed io stavo spalando i detriti rimasti davanti all’immobile quando vidi tra il fango delle banconote da 50 euro. Pulite le banconote dal fango, le contai: erano un totale di 400 euro.

 

 

A poca distanza c’era un gazebo della Polizia Locale di Forlì ed a loro li consegnai, precisando il luogo ove li avevo trovati. Gli agenti mi chiesero un documento d’identità per redigere il “Verbale di ritrovamento” (lo pupi scaricare qui) e, iniziando a scrivere, notarono la mia data di nascita e mi fecero gli auguri; poi inserirono la via ed il numero civico dell’immobile davanti al quale avevo ogni ritrovato il denaro ed ogni altra informazione utile a rintracciare il proprietario dei soldi.

Con altri Volontari, per tutta la giornata, continuammo a svuotare, con pale – bidoni e carriole, il fango presente negli scantinati, trasportando all’esterno mobili ed oggetti di ogni tipo, ammucchiandoli a lato della strada per esser poi portati in discarica. Enormi mucchi di materiale davanti ad ogni casa, su tutte le strade della zona alluvionata. Verso sera poi, mi recai a fare una doccia calda per tornare a casa.

Dopo due giorni d’intenso lavoro però, guidando il mio Camper in direzione lago di Garda, il mio pensiero era sempre là, in Emilia Romagna…. era un lunedì e la maggior parte dei Volontari erano tornati a casa alla domenica sera. Per tutta la settimana infatti, le persone alluvionate erano rimaste sole e dovevano arrangiarsi, con i famigliari o i parenti!

Ero in autostrada, partito da circa tre ore, quando mi squillò il cellulare: era la Polizia Locale di Forlì che aveva già rintracciato “la signora Franca”, quella che abitava nel locale vicino al quale avevo trovato i soldi. “Sig. Polloni – mi dissero – abbiamo rintracciato e parlato con la signora Franca e dice che quei soldi non sono suoi.”

Incredibile, pensai… una persona che ha perso tutto: casa, mobili e chissà quali ricordi, che dice che quei soldi non le appartengono, che non sono suoi! Rimasi senza parole ma con mille pensieri…. che dignità… un’onestà che, ai nostri giorni, è difficile da trovare.

“Sig. Polloni”, continuò il gentile Agente della Polizia,”questi soldi andranno all’ufficio oggetti smarriti e se, fra un anno, nessuno li reclamerà, saranno suoi”.

Ora, con questa mia, dopo aver sentito che alcuni volontari impegnati nelle zone di Faenza, erano stati allontanati dal Sindaco poiché facevano un servizio “non appaltato” (notizia diffusa dai Social) vorrei precisare quanto segue:

  • Solo grazie ai Volontari, tante persone hanno ripulito le loro proprietà e ne servirebbero almeno il triplo di quelli presenti – per tutti i giorni della settimana;
  • Servono ovunque automezzi/camion attrezzati in aspirazione liquidi e fanghi poiché per la quasi totalità delle condotte/fognature sono intasate dal fango/argilla;
  • I militari presenti nella nostra zona di Forlì (pochissimi) non lavoravano sul campo aiutando le persone ma si spostavano in Jeep da una parte all’altra delle vie alluvionate, forse facendo opera di prevenzione tant’è che le loro tute mimetiche erano pulite ed immacolate;
  • Dalle dichiarazioni delle persone colpite dall’alluvione sembra che le varie Autorità – Comune, Regione, Protezione Civile o altro – non abbiano dato loro alcuna informazione utile ad avere aiuti economici e/o eventuali modalità di rimborso danni.

Infine vorrei sensibilizzare le Autorità preposte a richiedere anche e soprattutto il supporto dei Volontari, organizzandone l’intervento in loco poiché è soprattutto grazie a loro se tante persone sono riuscite e riusciranno ad uscire al più presto da questa terribile emergenza».

Rino Polloni e la cagnolina Mila.

 

 

 

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