Questo caldo è crisi climatica, protesta di Extinction Rebellion 

VERONA - Oggi pomeriggio, sabato 22, in piazza Bra, Extinction Rebellion ha rappresentato la contrapposizione tra l'Italia delle persone comuni, che in questi giorni subiscono un caldo torrido, effetto della crisi climatica, e l'indifferenza del Governo.

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato di Extinction Rebellion.

«Questo pomeriggio, in piazza Bra, sotto gli sguardi incuriositi dei passanti, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno realizzato un’originale protesta, di forte impatto emotivo.

Un’Italia maltrattata e vessata, rappresentata da una ragazza sdraiata a terra, contro la quale si accaniscono tre personaggi, vestiti elegantemente e raffiguranti il Governo, i Media e l’Industria Fossile. La scena era incorniciata da figuranti vestite di rosso, le Red Rebels, che spesso appaiono durante le proteste del movimento, e da persone recanti uno striscione con la scritta “Crisi climatica ed ecologica” e cartelli con dati sulla crisi stessa.

Le Red Rebels, con movimenti stereotipati propri del teatro dei mimi, hanno rappresentato il dolore, il sangue e la comunanza di tutti gli esseri viventi, consolando infine l’Italia, sollevandola e prendendosene cura. Per ben tre giorni di fila, a inizio luglio, è stato battuto il record massimo di temperatura media sulla Terra, il riscaldamento globale è ormai fuori controllo”  dichiara Nicola –  “Di fronte ai morti e all’evidenza scientifica, nel silenzio della maggior parte dei Media, i Governi di tutto il mondo, in primis il nostro, quello italiano, stanno a guardare. Preservano i profitti dell’industria fossile e di una minoranza, mentre lasciano sola la popolazione ad affrontare gli effetti della crisi climatica” . 

 


Ondate di calore di grande intensità stanno in questi giorni colpendo diverse aree del pianeta, dagli Stati Uniti alla Cina all’Europa [Al Jazeera]. In Italia, in particolare nelle regioni del centro – sud e nelle isole, sono previste temperature che potrebbero sfiorare i 50 °C [Open] e superare il record dei 48,8°C registrato nell’agosto del 2021 a Floridia, in provincia di Siracusa [Vanity Fair]. Ad aggravare la situazione nei prossimi mesi sarà anche il fenomeno naturale chiamato El Niño per cui la superficie del Pacifico centrale e orientale si riscalda, provocando intense e prolungate piogge lungo la costa pacifica dell’America Meridionale e condizioni di siccità in Australia e Indonesia [The Guardian]. 

Guardando all’anno passato, l’estate del 2022 è stata la più calda mai registrata in Italia, caratterizzata da un’intensa serie di ondate di calore, siccità, bombe d’acqua e incendi. Dal 15 giugno al 30 settembre sono stati bruciati circa 60.000 ettari di vegetazione e sono stati 69.321 gli interventi fatti dai vigili del fuoco [Open]. Secondo uno studio pubblicato in questi giorni, inoltre, in tutta Europa il caldo ha ucciso 60mila persone, di cui ben 18mila solo in Italia [Fanpage]. Ma gli eventi estremi, che si tramutano in tragedie, si sono verificati nel corso di tutto l’anno: in luglio la slavina di ghiaccio e detriti sulla Marmolada: abbiamo pianto 11 morti e 8 feriti [Le Scienze]; in autunno le alluvioni, in particolare nelle Marche [Icona Clima] e ad Ischia [Il Tempo]: hanno portato 13 morti e 50 feriti. E nel 2023, nelle due alluvioni ravvicinate in Emilia Romagna, sono morte 14 persone, si contano più di 36.000 sfollati e si stimano 9 miliardi di danni [Ravenna Web TV].

Nonostante l’evidente tragicità di quanto sta succedendo, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, in marzo dichiarava a La Stampa: “L’uomo è sicuramente una componente di questi cambiamenti, pensiamo all’emissione di CO2. Ma si tratta comunque anche di cambiamenti naturali… In fondo in Veneto abbiamo fossili di palme e coccodrilli nelle colline veronesi, a Pesciara di Bolca, il che dimostra come il clima sia cambiato già altre volte nei secoli” [La Stampa].

Conclude Nicola: “Dobbiamo rendercene conto: con il suo negazionismo il Governo e la Regione Veneto stanno condannando l’Italia a morte certa. Non possiamo aspettare che le prossime case allagate siano le nostre. Come Extinction Rebellion chiediamo al Governo di agire ora, tramite azioni mirate e repentine, prima di arrivare al punto di non ritorno”.

Extinction Rebellion

 

 

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