Massimo Tedeschi finalista al premio Scritture di Lago

COMO - Il premio per la letteratura d’acqua dolce svela la rosa dei finalisti della sua quarta edizione. C'è il bresciano Massimo Tedeschi con "Il giardino dei cedri", ambientato in larga parte nella Gargnano degli anni Trenta del Novecento.

Il comitato di lettura ha decretato la cinquina finalista per la sezione “Editi – Premio dei Laghi

  • “Lunedì mi innamoro” di Enrico Fovanna, pubblicato da Giunti Editore, è un libro sull’amicizia e l’ingenuità dei vent’anni;
  • “Le due mogli di Manzoni” di Marina Marazza pubblicato da Solferino approfondisce le figure delle due mogli: Enrichetta Blondel e Teresa Borri Stampa;
  • “La banda felice”, romanzo d’esordio di Carolina Crespi pubblicato da Nutrimenti;
  • “Il giardino dei cedri” di Massimo Tedeschi, pubblicato da La nave di Teseo;
  • “La volta del bricolla”, di Patrizia Emilitri pubblicato Tea, racconta l’avventurosa storia del «contrabbando romantico».

Menzione a “La casa dell’uva fragola” di Pier Vittorio Buffa pubblicato da Piemme che è ambientato tra Varese e il lago Maggiore, a Castello Cabiaglio e a “Milano Grigio Ferro” di Lorenzo Sartori pubblicato da Laurana Editore.

I testi finalisti verranno sottoposti alla giuria composta da Severino Colombo, giornalista del Corriere della Sera; Franco Vanni, giornalista de La Repubblica e scrittore; Paola Pioppi, giornalista de Il Giorno e ideatrice del festival letterario “La passione per il delitto”; Sergio Roic, giornalista del Corriere del Ticino, di Extra e scrittore; Glauco Peverelli, presidente di Parolario e librario.

I testi pervenuti all’edizione 2023 del concorso sono stati una trentina e raccontano vicende che si svolgono in due nazioni, Italia e Svizzera, cinque regioni italiane, Lombardia, Veneto, Piemonte, Trentino, Toscana, Umbria e Lazio.

“Il giardino dei cedri” di Massimo Tedeschi

“Il giardino dei cedri” è il quinto romanzo della serie che ha come protagonista il commissario Sartori, personaggio creato da Tedeschi, ed è il secondo edito da La nave di Teseo, la casa editrice fondata e diretta da Elisabetta Sgarbi.

Tutti i gialli della serie del commissario Sartori si svolgono sul lago di Garda negli anni Trenta del Novecento. “Il giardino dei cedri” è ambientato in larga parte proprio a Gargnano che – con le sue ville, le sue limonaie, i suoi ospiti illustri – è protagonista del romanzo.

La vicenda si svolge nell’estate del 1939, mentre soffiano minacciosi venti di guerra e le persecuzioni anti-ebraiche fanno già sentire i loro effetti, in Italia come in Germania.

In una villa storica vengono trovati due corpi senza vita. Si tratta di una nobildonna che ha sposato un ricco possidente del posto – un eroe della guerra d’Etiopia, tornato con una grave mutilazione dagli altopiani abissini – e di un umile pescatore. I due sono sommariamente vestiti, la situazione è scabrosa. L’episodio viene immediatamente considerato un caso di omicidio-suicidio e sul conto dei due protagonisti circolano subito sulla Riviera i giudizi più sferzanti. Tutto e tutti spingono per chiudere il caso alla svelta. Solo il fiuto di Sartori porta a un finale assai diverso.

L’autore

Massimo Tedeschi, bresciano residente nell’entroterra gardesano, è giornalista professionista. Ha lavorato prima per Bresciaoggi e poi per il Corriere della Sera, di cui ha fondato e diretto l’edizione bresciana.

Socio dell’Ateneo di Salò e dell’Ateneo di Brescia, presidente dell’Associazione Artisti Bresciani, autore di saggi di storia economica e sociale, ha pubblicato i romanzi “Carta rossa”, “L’ultimo record”, Villa romana con delitto”, “La maledizione del numero 55” e – ora – “Il giardino dei cedri”.

Tutti romanzi gialli in cui la dimensione storica e quella gardesana sono elementi essenziali.

 

Scritture di Lago, la sezione inediti e altri premi

Più di cento le opere candidate alla sezione “Inediti” Premio Regio Insubrica”. Alcune verranno raccolte e pubblicate nell’antologia Scritture di Lago 2023 (Morellini Editore). Il Comitato di Lettura ha scelto i finalisti: Maria Grazia Bajoni (Monza), Cristina Biolcati (Ponte San Nicolò – PD), Paola Bresso (Torino), Ildo Brizi (Genova), Laura Coerezza (Cassano Magnago – VA), Silvana Ferrario (Merate – LC), Valentina Guerra (Samarate – VA), Tiziana Iannantuoni (Roma),  Patrizia Magretti (Desio – MB), Giorgio Maimone (Milano), Massimo Martini (Rozzano – MI), Alessandro Mella (Viù – TO), Carla Negretti (Cantù – CO),  Eugenio Novara (Trezzano sul Naviglio – MI), Alberto Pizzi (Casale Corte Cerro), Alessandra Roda (Como).

Il vincitore verrà scelto dalla giuria finale composta dal giornalista Paolo Annoni, da Giorgio Bardaglio, direttore di Bergamo tv, Chiara Milani del Centro Insubrico Ricerche etnografiche, Mauro Morellini, editore e dalla giornalista Viviana Dalla Pria.

Sono state attribuite menzioni di merito a Claudio Righenzi (Lugano), a Emilia Covini (Bollate), a Milena Contini (Milano) e a Maria Vittoria Somigliana (Casnate con Bernate – Co),

La premiazione di Scritture di Lago 2023 è prevista per giovedì 28 settembre alle 18 a Como, a Villa Olmo, in via Simone Cantoni 1.

L’evento, che sarà condotto dalla giornalista Claudia Fasola, è aperto al pubblico previa prenotazione a [email protected]

Verrà conferito anche il “Premio Ponti sull’acqua – per la traduzione edita in lingua italiana” al traduttore di un’opera edita in lingua estera e ambientata in località sull’acqua.

Gli studenti del Master di editoria dello IULM Marco Aloisi, Emanuela Bisagni, Giulia Bonfanti, Federica Bonini, Chiara Di Dio, Francesca Finocchio, Ludovica Iannizzotto, Nicoletta Larivera, Ambra Melchioro, Sara Pazzaglia, Nicola Polito, Daria Stinà, Stefania Toja, coordinati dal professor Andrea Di Gregorio hanno decretato i traduttori finalisti, ovvero: Stefania Forlani per Noi tre, edito da Frassinelli; Alessandro Storti per Libero scorre il fiume edito da Nord; Luca Briasco per Moon Lake edito Giulio Einaudi; Menzione della giuria a Norman Gobetti per La cura dell’acqua edito Giulio Einaudi.

La giuria finale è composta dal presidente di Scritture di Lago Guido Stancanelli, Bérénice Capatti, Carla Palmieri, Andrea Di Gregorio, Enrico Marletta, Ambretta Sampietro.

Verrà assegnato anche il premio speciale “Giovani Autori”, che consiste in una borsa di studio di 500 euro per un autore di età massima fino a trentacinque anni.

Scritture di Lago 2023 non finisce con la premiazione, seguiranno eventi di presentazione delle opere ambientate sui laghi a Verbania il 29 settembre, Varese il 5 ottobre e Lugano il 12 ottobre.

«Siamo molto soddisfatti della qualità delle opere ricevute e del prestigio delle case editrici che hanno candidato i propri volumi. Un ringraziamento speciale va fatto doverosamente al Comitato di lettura, che si sta impegnando con una dedizione lodevole. Ora la parola passa alla giuria» – dice Guido Stancanelli presidente del premio Scritture di Lago.

Ambretta Sampietro curatrice dell’iniziativa racconta: «Esprimo soddisfazione per un risultato così valido e variegato, l’edizione di quest’anno ci ha permesso ancora di leggere testi di valore e scoprire nuove voci validissime. È stato emozionante percepire la passione che molte persone dedicano alla scrittura e quanto i nostri laghi prealpini siano amati».

I vincitori di Scritture di Lago 2022, Lucia Cabella per gli Inediti, Nicolò Sordo per il Premio Giovani, Anna Danielon per gli Editi e Carla Palmieri per la traduzione.

 

 

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