Palazzo Wimmer, si completa il restauro

GARDONE RIVIERA - Ultima tranche di lavori alla battute finali, la riqualificazione di Palazzo Wimmer è completa. Si lavora alla riqualificazione della pavimentazione in legno della sala da pranzo e al recupero delle decorazioni originali del soffitto del terrazzo panoramico.

L’ex casinò di Gardone Riviera, uno degli edifici simbolo della Belle Époque gardesana, è completamente restaurato e restituito alla fruibilità della cittadinanza e al patrimonio comunale.

Dopo il recupero strutturale e architettonico del palazzo, attuato a più riprese negli anni scorsi, in questi giorni si sta portando a termine la riqualificazione della pavimentazione in legno della sala da pranzo posta al piano primo dell’edificio e il recupero delle decorazioni originali del soffitto del terrazzo panoramico del piano terra, accessibile dal loggione della sala polifunzionale. Si tratta di opere per circa 85mila euro, finanziate con fondi del Pnrr.

L’intervento di restauro sul soffitto ha consentito di far riemergere e salvaguardare le decorazioni liberty originali. I lavori si concluderanno per la fine del mese di agosto.

 

Si tratta, come detto, dell’atto conclusivo di un più articolato progetto promosso dall’Amministrazione del sindaco Andrea Cipani, che ha messo mano, recuperandolo completamente, ad un palazzo storico di proprietà pubblica che ha sempre avuto una rilevanza nella vicenda cultura e sociale di Gardone Riviera.

Nei primi anni del ‘900 ospitò concerti, veglioni e tavoli verdi. Edificato in stile liberty nel 1909, fu sede di una casa da gioco tra il 1911 e il 1912 e poi ancora dal 1919 al 1924. Venne acquistato dal Comune, per 160mila lire, nel 1917. In anni più recenti il salone divenne un cinema, che funzionò fino alla chiusura definitiva a causa del terremoto del 24 novembre 2004.

Il restauro delle decorazioni del soffitto.

 

Poi il recupero, avviato nel 2015, con il primo intervento da 200mila euro per recuperare la porzione ora sede del consorzio turistico Garda Lombardia, e proseguito a partire dal 2018 con gli stralci successivi del secondo lotto che hanno consentito di recuperare il vecchio salone delle feste, trasformato in una splendida sala da 200 posti a sedere che ospita convegni e spettacoli. Complessivamente sul palazzo è stato investito più di un milione e mezzo di euro.

Ricordiamo che nel 2020 l’immobile, da sempre chiamato genericamente «ex casinò», ha anche un nome, grazie all’intitolazione al pioniere del turismo gardonese, l’ing. Luigi Wimmer (1842-1883), patriota, garibaldino e sindaco. Wimmer aprì l’Albergo Pizzocolo, primo nucleo del futuro Grand Hotel Gardone e, soprattutto, avviò la trasformazione di Gardone da borgo di pescatori e carbonai in stazione climatica invernale mitteleuropea.

Palazzo Wimmer, l’ex casinò in una cartolina d’epoca.

 

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