Il reato di omicidio nautico è nel codice penale

ROMA - Alla Camera l'ok definitivo alla legge sull'omicidio nautico, approvata con 268 voti favorevoli e un solo contrario. L'omicidio nautico è equiparato a quello stradale.

E’ approdata questa mattina, mercoledì 20 settembre, alla Camera dei Deputati la proposta per introdurre nell’ordinamento giuridico italiano, e più precisamente nel codice penale, il reato di omicidio nautico e di lesioni personali, prevedendo la stessa disciplina dell’omicidio stradale.

Dopo l’ok del Senato, avvenuto il 21 febbraio scorso (ne avevamo scritto qui), mancava appunto l’esame della Camera.

La proposta di legge è passata nella seduta presieduta da Sergio Costa, vicepresidente della Camera dei Deputati.

Il reato di omicidio nautico ora è nel codice penale. Il provvedimento prevede un inasprimento delle pene per chi alla guida di un’imbarcazione provoca morte o lesioni a una o più persone, con gli aggravanti di guida sotto stato di ebbrezza e dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti.

Dopo la tragedia nautica che si verificò il 19 giugno 2021 nel golfo di Salò – quando Greta Nedrotti, 25enne di Toscolano Maderno, e Umberto Garzarella, 36enne di Salò, morirono travolti da un motoscafo mentre si trovavano a bordo del gozzo di Umberto – fu chiaro che c’era un vuoto normativo.

Greta Nedrotti, 24 anni, e Umberto Garzarella, 36, travolti e uccisi da un motoscafo nel golfo di Salò.

 

Tre gli interventi in aula quello della bresciana Simona Bordonali (Lega): «Da subito, dopo la tragedia sul Garda, abbiamo evidenziato un vulnus normativo. Approviamo questa legge grazie alle famiglie delle vittime, alla mamma di Umberto Camilla che oggi è qui, alla sorella Elena, al cognato Marco, all’avvocato Del Dosso, e ai rappresentanti di quella comunità che da subito si è mossa per sollecitare questa proposta di legge, con la petizione di Roberta Seccabiani e Tatiana Tassi, e assieme a loro l’europarlamentare Stefania Zambelli, cara amica di Umberto. Gli assassini di Greta e Umberto con la nuova legge avrebbero rischiato fino a 18 anni di carcere».

Simona Bordonali si è augura «che questa legge possa essere ricordata come legge “Greta e Umberto”, perchè il dolore non si può cancellare ma almeno la morte prematura potrà aiutare i giovani a non morire ancora come è morto lui. Questa è una legge anche di prevenzione».

Le legge sull’omicidio nautico è stata approvata con 268 voti favorevoli e un solo contrario.

 

Gelmini: “Mai più tragedie come quella del Garda”

Mariastella Gelmini, senatrice di Azione e Presidente della Comunità del Garda, dichiara: «Approvata finalmente la legge che equipara, dal punto di vista sanzionatorio, l’omicidio e le lesioni personali nautiche a quelle stradali. Non è un provvedimento contro la nautica, eccellenza del Made in Italy, ma spero faccia da deterrente per garantire sicurezza e legalità anche in acqua.

E il pensiero va inevitabilmente a Umberto Garzarella e Greta Nedrotti uccisi nel 2021 sul Lago di Garda, il loro gozzo fu travolto da un motoscafo, guidato da due turisti in stato di ebbrezza che viaggiava a una velocità quattro volte superiore a quanto consentito in quel tratto. Una tragedia che ha lasciato un segno profondo in tutta la Comunità del Garda.

In questi mesi abbiamo lavorato in Parlamento per accelerare l’iter di questa legge e portarla presto in Aula. Dopo aver dotato il lago di uno strumento come il Rov “Greta e Umberto” – robot indispensabile per le ricerche in profondità – oggi diamo alle famiglie delle vittime un altro segnale importante. Mai più tragedie come quella del Garda. Basta vittime – conclude Gelmini – di una navigazione fuori controllo da parte di chi non utilizza i mezzi di trasporto nautico con capacità e diligenza.

Domenica 20 giugno 2021, rilievi sul gozzo di Umberto Garzarella.

 

Zobbio: “Da Parlamento segnale chiaro, memoria di Greta e Umberto non sarà vana”

Così il Consigliere provinciale Giacomo Zobbio.: “Il voto di oggi in Parlamento dà un segnale chiaro e doveroso: finalmente il reato di omicidio nautico verrà equiparato a quello stradale, colmando così un vulnus legislativo paradossale che creava disparità assurde tra vittime di incidenti simili. Equiparare l’omicidio nautico a quello stradale era una battaglia giusta e necessaria in memoria di Greta e Umberto, tragicamente uccisi sul Garda ormai più di due anni fa.

Frequento Toscolano fin da quando sono bambino, con gli amici è capitato spesso di utilizzare barche o moto d’acqua e quell’incidente ha profondamente turbato tutti noi. Ciò che è successo a Greta e Umberto poteva capitare a chiunque, da oggi in avanti c’è uno strumento in più per evitare che simili episodi si ripetano. Giusto così”.

 

Il processo ai due tedeschi

Ricordiamo infine che il 20 ottobre si aprirà il processo di secondo grado che vede imputati Patrick Kassen, il manager tedesco che era al timone del Riva Aquarama che travolse il gozzo e i due giovani, e Christian Teismann, proprietario del motoscafo.

I due sono rispettivamente stati condannati in primo grado a 4 anni e 6 mesi e a 2 anni e 11 mesi.

 

 

 

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