Bicicletta in città, Riva si interroga. Situazione e prospettive

RIVA DEL GARDA - A Riva una conferenza sull'uso bicicletta in ambito urbano, e la sua convivenza con la vita della città. Allo studio sistemi di sicurezza urbani in favore dei possessori di biciclette.

Si è tenuta giovedì 21 settembre a Palazzo Martini nell’ambito della Settimana europea della mobilità una conferenza sui sistemi di sicurezza urbani in favore dei possessori di biciclette. ecco quanto fa sapere il Comune:

«Un confronto interessante su un tema che si è rivelato molto sentito: il concreto utilizzo, quotidiano, reale, della bicicletta in ambito urbano, e la sua convivenza con la vita della città.

In apertura il comandante del Corpo intercomunale di polizia locale ha parlato del tema dei furti, con una sorpresa positiva: a fronte dei circa 320 mila furti che si sono verificati l’anno scorso in Italia (dato Fiab, Federazione italiana ambiente e bicicletta), i numeri di Riva del Garda sono piuttosto bassi. Il dato certo complessivo non è disponibile, ma le denunce ricevute l’anno scorso dalla polizia locale sono una decina, per cui si può azzardare una stima di poco superiore. Da questo punto di vista l’amministrazione comunale con Apm sta lavorando al potenziamento di un ambito di sicurezza rappresentato da un sistema sempre più capillare di videosorveglianza, che oggi conta circa 200 telecamere, la maggior parte in centro.

 

Bici in città, convivenza difficile

Un tema che si è rivelato molto sentito è quello della convivenza con l’enorme numero di biciclette che percorrono il centro storico e il lungolago. Unanime, da questo punto di vista, l’apprezzamento per i cartelli che l’amministrazione ha installato in via Fiume, in via Gazzoletti e sul lungolago Marinai d’Italia, che invitano i ciclisti a scendere e ad accompagnare la bicicletta.

Un tema molto dibattuto è stato quello del parcamento delle bici. L’assessore alla qualità urbana ha spiegato come oggi all’interno del centro storico siano presenti circa 60 rastrelliere con circa 10-12 posti ciascuna, con un’offerta quindi di circa 650 posti: un numero assolutamente insufficiente.

Oltretutto, è sono diffusi i casi sia di parcamento prolungato, sia di abbandono della bici nella rastrelliera, per cui questa amministrazione già da tempo si è mossa con periodiche rimozioni, segnalate con grande anticipo (circa due settimane), così da dare tutto il tempo a chi la bici la utilizza di spostarla il giorno indicato. Delle bici rimosse, quasi nessuna viene ritirata, segno che i proprietari le avevano effettivamente abbandonate.

Il problema è oggi aggravato dalla diffusione delle bici elettriche, il cui valore spinge molti a parcheggiarle sempre nelle immediate vicinanze, legandole a pali e ringhiere, e non nelle rastrelliere. Perfino nelle strutture ricettive, che offrono spazi per la sosta, la ricarica e la manutenzione delle due ruote, si segnalano non di rado casi di proprietari che si portano la ebike in camera. È stato anche evidenziato come le odierne rastrelliere non sempre siano adatte alle ebike, specie a quelle con i freni a disco; a questo proposito l’amministrazione si sta muovendo per introdurne di nuovo tipo, studiate per le mountain bike e le ebike con freni a disco.

L’amministrazione comunale e Apm hanno spiegato come, consapevoli delle emergenze e del loro prevedibile acuirsi in futuro, stiano lavorando assieme a tecnici specializzati allo studio di soluzioni efficaci. E di come anche l’adesione alla Settimana europea della mobilità sia una via per aprire un ampio confronto nella cittadinanza e arrivare a soluzioni efficaci. Tra queste, una allo studio è la realizzazione di parcheggi custoditi per bici, in particolare al servizio delle spiagge, con l’obiettivo di ridurre la presenza delle bici che i proprietari si portano appresso, nel timore che parcheggiandole nelle rastrelliere possano essere rubate».

 

 

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