Ladri di biciclette per Lunedì Cinema

RIVA DEL GARDA - Diretto, prodotto e in parte sceneggiato da Vittorio De Sica, è un classico della storia del cinema e uno dei massimi capolavori del neorealismo italiano. Lunedì a Riva la proiezione.

Il celebre film del 1948 «Ladri di biciclette» è la seconda proposta del mini ciclo di proiezioni dedicate a Vittorio De Sica, tra le figure più importanti della cinematografia mondiale, che funge da complemento al progetto «Un paese» e alla mostra che si sta svolgendo alla galleria civica «Craffonara», nonché da anteprima al cineforum Lunedì Cinema.

La proiezione è lunedì 23 ottobre alle ore 21 all’auditorium del Conservatorio Bonporti; il film dura 92 minuti, l’ingresso è libero.

Scritto da Cesare Zavattini, che si è ispirato all’omonimo romanzo del 1946 di Luigi Bartolini, il film è ambientato a Roma nel secondo dopoguerra, dove Antonio Ricci (interpretato da Lamberto Maggiorani) trova lavoro come attacchino comunale. Per lavorare deve possedere una bicicletta, ma la sua è impegnata al monte di pietà, per cui la moglie Maria (Lianella Carell) è costretta a dare in pegno le lenzuola per riscattarla.

Proprio il primo giorno di lavoro, però, la bicicletta viene rubata. Rincorso inutilmente il ladro, Antonio va a denunciare il furto alla polizia, ma si rende conto che per quel piccolo e comune furto non potranno aiutarlo. Dopo varie vicissitudini per cercare, assieme al figlio Bruno (Enzo Staiola), di recuperare la bicicletta, ne nota una incustodita e, preso dalla disperazione, tenta maldestramente di rubarla, venendo fermato e aggredito dai passanti. Solo il pianto disperato del figlio, che muove a pietà i presenti, gli evita il carcere. Bruno stringe la mano al padre e i due si allontanano tra la folla, mentre su Roma scende la sera.

Girato con un’ampia partecipazione di attori non professionisti, quattro anni dopo la sua uscita fu definito il più grande film di tutti i tempi dalla rivista cinematografica britannica Sight & Sound. Nel 1958 la giuria internazionale della Confrontation di Bruxelles lo definì il secondo miglior film di sempre, mentre in seguito è stato inserito, come opera rappresentativa, nella lista dei 100 film italiani da salvare, oltre a classificarsi alla quarta posizione della classifica dei 100 migliori film del cinema mondiale non in lingua inglese della rivista Empire e al 55º posto nella classifica dei migliori cento film del XX secolo del magazine statunitense Rolling Stone.

La proposta è nell’ambito del progetto «Un paese. Fotografia e cinema nel neorealismo» e della relativa mostra allestita fino al 29 ottobre alla galleria civica Craffonara: in mostra fotografie di Hazel Kingsbury Strand con immagini di Riva del Garda selezionate dall’archivio dei fratelli Enrico e Tiziano Biatel.

 

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