Breton in fin di vita dopo l’aggressione di un pitbull, polemica a Maderno

MADERNO - Un cane di razza breton è in fin di vita dopo essere stato assalito da un pitbull. È successo a Maderno, dove ora la tensione è alta, anche perché non è la prima che il cane aggressivo esce in strada e crea problemi.

La gente è preoccupata, ha paura, non porta più a passeggio il propio cane e si chiede: «Se avesse attaccato una persona? O un bambino?».

I fatti risalgono a mercoledì. L’aggressione ha avuto luogo in via Giovanni Pascoli, a due passi dal lungolago. Il pitbull è uscito dal cancello dell’abitazione dei proprietari, probabilmente lasciato aperto, e si è scagliato contro il povero Tobia, un breton affettuoso e giocherellone, com’è nell’indole di questa razza, che era a passeggio col suo padrone.

Il pitbull si è accanito a lungo, per quasi mezz’ora, e con ferocia sulla povera vittima, nonostante l’intervento di alcuni passanti che hanno cercato di strappare Tobia dalle grinfie del pitbull.

Ora il breton è ricoverato in una clinica veterinaria della zona, in gravi condizioni e con numerose ferite. E a Maderno monta la polemica. Anche perché, come detto, non è la prima volta che accade.

Era già successo diverse volte che uno dei due esemplari di pitbull di via Pascoli riuscisse a fuggire dal giardino e aggredisse altri animali. La notizia dell’ennesimo attacco ha fatto presto il giro dei social. I residenti della zona sono comprensibilmente impauriti.

La questione è al vaglio di Ats, Carabinieri e Polizia Locale. La normativa in vigore non consente di intervenire con provvedimenti drastici. Le conseguenze penali per il morso di un cane scattano solo nel caso in cui l’animale aggredisca una persona. Quando, invece, il cane morde un altro cane, sono previste solo conseguenze di tipo civile. In buona sostanza una sanzione amministrativa.

Ma, al di là delle norme, se un cane è pericoloso, il buon senso e la necessità di tutelare la pubblica incolumità possono indurre a valutare l’opportunità di affidarlo a una struttura che se ne prenda cura.

 

 

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